Al momento stai visualizzando Maschio beta o maschio alfa?
Cincinnato può essere un esempio di maschio beta e Achille un esempio di maschio alfa ?

La classificazione di maschio beta o maschio alfa nata dalle osservazioni degli etologi è stata estesa anche agli esseri umani talvolta in maniera impropria e superficiale. Cerchiamo di fare chiarezza e fugare alcuni stereotipi.

Esiste una notevole differenza di fertilità tra uomini e donne, se per una femmina è possibile fare mediamente una decina di figli, (il record è 69), per un maschio in teoria il numero di figli possibili è nell’ordine delle migliaia, (il record è 1042), ovvero la fertilità maschile è condizionata soprattutto dal numero delle femmine con cui riesce ad accoppiarsi.  (Nota 1)

Altra caratteristica importante degli esseri umani è che raggiungono la piena maturità fisica a 15 anni circa e per questo hanno assoluto bisogno delle cure dei genitori per molti anni pena la sopravvivenza.

Fatte queste premesse osserviamo che gli uomini hanno a disposizione due strategie per massimizzare il loro successo riproduttivo:

cercare una compagna a lungo termine e investire nei figli che nasceranno;

cercare tante compagne a breve termine e non investire nei figli eventualmente generati.

Queste due diverse strategie determinano una prima importante differenza fisica, gli uomini che tendono ad accoppiarsi sempre con la stessa compagna non devono investire molte risorse fisiche nella produzione di spermatozoi al contrario di quelli che si accoppiano con quante più femmine possibili e hanno quindi bisogno di produrre molti spermatozoi anche per vincere la concorrenza degli spermatozoi di altri maschi.

Il maggior bisogno di sperma incide sulle dimensioni dei testicoli ed infatti alcuni antropologi della Emory University di Atlanta hanno svolto un esperimento su 70 neopapà tra i 21 e i 43 anni.  Questi uomini dovevano guardare, mentre si trovavano sotto uno scanner cerebrale, delle foto dei loro bambini felici, tristi o con una espressione neutra oltre ad altre foto di controllo che ritraevano bambini a loro estranei.  I risultati sono stati comparati con le misure dei loro testicoli, il livello di testosterone nel sangue e le informazioni delle loro compagne circa l’impegno con cui si occupavano del figlio.

La ricerca ha verificato che maggiore era la dimensione dei testicoli e minore era la probabilità che l’uomo fosse un buon padre. Va ovviamente detto che la biologia non costringe ad un comportamento ma si limita solo a renderlo più probabile perché gli esseri umani possono fare scelte in controtendenza con la loro inclinazione naturale e quindi scegliere ed essere un buon padre.  In effetti gli stessi ricercatori hanno verificato che esistevano eccezioni e che non tutti gli uomini con i testicoli più voluminosi fossero padri meno premurosi.

Prima di loro è stata la psicologa Doreen Kimura a mettere in relazione alcuni tratti caratteriali con le dimensioni dei testicoli, ma anche di ovaie e seno, (relazione-uomo-donna/che-lavoro-fare-misura-il-volume-delle-ovaie-o-del-seno-oppure-dei-testicoli.html)

A determinare la maggior dimensione dei testicoli è una maggior presenza di testosterone rispetto ai livelli normali per il proprio sesso e questo identifica il maschio ,(ma anche la femmina) , alfa che privilegia un comportamento sessuale promiscuo e per questo deve impiegare il suo tempo ad accumulare risorse per poter conquistare sempre più femmine, un impegno che distrae dai figli. Al contrario il maschio beta non usa le sue risorse, (tempo, denaro, energie …) nella competizione sessuale e può destinarle alla prole.

Le due strategie sono totalmente diverse anche se non vanno viste in termini assoluti in quanto non è raro vedere elementi di compensazione:

un maschio alfa può avere a casa figli legittimi e una compagna fissa con cui si accoppia occasionalmente e poi accoppiarsi con tutte le femmine disponibili che capitano a tiro;

un maschio beta , (poiché la paternità non è certa e le femmine sono soggette alla doppia strategia sessuale che le vuole maggiormente attratte dai maschi testosteronici in fase ovulatoria), può investire la maggior parte delle risorse nella famiglia ufficiale ma, soprattutto se non è così convinto della fedeltà della compagna, può concedersi qualche scappatella volta a riequilibrare il rischio di crescere qualche figlio di altri cercando di generare qualche figlio fuori dalla coppia.

Va ricordato che le motivazioni di gran parte dei nostri comportamenti sono inconsapevoli e per la nostra componente istintiva sesso e procreazione non sono distinti.

E’ meglio essere maschi alfa o maschi beta?

Non è raro leggere scritti superficiali che associano il maschio beta allo sfigato e il maschio alfa al vincente al punto che alcuni si sono inventati un ipotetico maschio gamma , (o altre lettere dell’alfabeto greco),ovvero un beta che però vuole fare carriera ed è un uomo di successo dimostrando in questo modo di aver accettato lo stereotipo del beta sfigato e dell’alfa vincente.

Essere un maschio alfa o un maschio beta è semplicemente una caratteristica e come tale non è né buona né cattiva ma può essere più adatta o meno adatta a seconda delle circostanze.

Come abbiamo detto a fare la differenza è una maggiore presenza di testosterone, (un ormone presente pure nelle donne, anche se in misura inferiore e che ha molte funzioni importanti come ad esempio essere deputato al desiderio sessuale e alla ricerca del successo), quindi il maschio alfa tende ad essere promiscuo sessualmente e molto motivato verso il successo, ( le femmine di homo sapiens e di altri primati hanno tra i propri criteri di selezione del partner lo status sociale).  Al contrario il maschio beta tende a non essere promiscuo e ad essere poco interessato al successo.  Volendo fare un esempio potremmo dire che l’alfa tende a fare il re e il beta a fare il consigliere del re.  Non che un beta sia contrario a fare il re ma non è disposto a impiegare il suo tempo e le sue risorse nella lotta per la conquista del potere.

Un maschio alfa si trasferirebbe senza troppi problemi in un luogo lontano dalla residenza della famiglia se questo gli permettesse di ottenere un avanzamento di carriera mentre un beta preferirebbe rifiutare opportunità di carriera se il prezzo fosse allontanarsi dagli affetti familiari.

Un maschio alfa imprenditore è impegnato forsennatamente nella crescita della sua azienda, (ad esempio Silvio Berlusconi ha creato un impero finanziario e molti imprenditori di successo sono partiti dall’ultimo gradino , spesso come operai, ma hanno trovato la determinazione necessaria per far ipersviluppare la propria ditta), mentre un maschio beta imprenditore , se non si sente obbligato a dimostrare qualcosa a qualcuno, arriverà ad un punto in cui si farà la fatidica domanda: “ma chi me lo fare fare?” preferendo limitare la crescita della sua impresa per dedicarsi a cose verso cui nutre un maggiore interesse.

In un ambiente gerarchico e competitivo è meglio avere un capo alfa per le sue doti decisionali mentre in un ambiente dove è essenziale collaborare è più adatto un capo beta per le sue doti di mediazione.

Una donna che sposasse un beta per poi ossessionarlo con la richiesta di fare carriera avrebbe fatto semplicemente una scelta sbagliata in quanto avrebbe dovuto scegliere di sposare un maschio alfa per ottenere il suo scopo. Non a caso ho scelto questo esempio visto che nell’unica ricerca italiana sulla violenza femminile verso gli uomini queste voci relative alla violenza psicologica  raccolgono delle percentuali importanti (Nota2)

1) critiche a causa di un impiego poco remunerato (50.8%);

2) denigrazioni a causa della vita modesta consentita alla partner (50,2%);

3) paragoni irridenti con persone che hanno guadagni migliori (38,2%);

NB: le risposte permettevano scelta multipla

Le motivazioni sessuali non sono consapevoli, (come gran parte dei comportamenti umani), e vediamo gli stessi schemi anche in persone che hanno volontariamente deciso di rinunciare al sesso. Se prendiamo due uomini che desiderano dedicare a Dio la loro esistenza l’alfa tenderà a creare un ordine monastico o cercherà di ottenere delle cariche importanti mentre il beta tenderà a dedicarsi all’ascesi o vivrà serenamente la sua vita monastica senza desideri di carriera.

Insomma non è nella natura del  beta cercare di fare carriera ad ogni costo ma di questo non ne soffre, ovviamente ciò non significa che un beta non possa assumere ruoli dirigenziali ma solo che in fondo non è la sua ossessione. Non a caso ho scelto di confrontare nell’immagine dell’articolo Achille, il prototipo del maschio alfa, e Cincinnato che , almeno a quanto ci raccontano le fonti antiche, accetta solo per senso di responsabilità di ricoprire l’incarico di dittatore e guida le legioni romane al successo per poi abbandonare gli onori anzitempo al fine di tornare a coltivare il suo terreno, l’unica cosa che veramente gli dava soddisfazione, un tipico comportamento da maschio beta.

E’ opportuno ribadire che l’inclinazione naturale non impone i comportamenti ma è sempre possibile scegliere, (non vorrei che le lettrici si armassero di centimetro per scegliere il partner, anche perchè calcolare il volume dei testicoli non è proprio semplicissimo e non credo esistano tabelle con cui confrontare i dati). Un alfa innamorato o per motivi religiosi può scegliere di essere fedele mentre un beta può scegliere di essere un seduttore seriale. Un alfa può scegliere di non fare carriera magari per prendersi cura della moglie e un beta può scegliere di fare carriera qualora ritenga necessario garantire alla famiglia un tenore di vita superiore.

L’inclinazione naturale è come il pilota automatico, siamo naturalmente portati a comportarci in un determinato modo per inerzia ma possiamo scegliere un cambio di rotta, l’unica differenza è che per fare qualcosa in controtendenza con la nostra natura abbiamo bisogno di metterci un po’ di impegno.

In conclusione se proprio vogliamo cercare un perdente dobbiamo farlo all’interno della stessa categoria.  Un alfa che volesse raggiungere una posizione sociale elevata senza riuscirci per sfortuna e/o incapacità è lo sfigato come lo è il beta zerbino e senza personalità. Al contrario un beta che realizza le sue vere aspirazioni personali senza lasciarsi condizionare da altri è sicuramente un vincente esattamente come è vincente l’alfa che ha raggiunto uno status sociale elevato.

Ettore Panella

Nota 1

Satoshi Kanazawa cita come donna più prolifica la signora Vassilyev con 69 figli avuti in 27 gravidanze di cui sedici bigemine, sette trigemine, quattro quadrigemine, ovviamente si tratta di un caso più unico che raro,  mentre, sempre secondo Kanazawa,  il record maschile lo detiene Moulay Ismail il sanguinario  con 1.042 figli.

Nota2

http://www.ilgiornale.it/news/politica/cinque-milioni-uomini-ogni-anno-sono-vittime-1333858.html

NB

nell’immagine sono messi a confronto due dipinti:

Achille trascina il corpo senza vita di Ettore attorno le mura di Troia. Affresco della fine del XIX

Quinzio Cincinnato riceve i senatori in un dipinto di Alexandre Cabanel (XIX sec.)

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Luigi

    “Non è raro leggere scritti superficiali che associano il maschio beta allo sfigato e il maschio alfa al vincente al punto che alcuni si sono inventati un ipotetico maschio gamma , (o altre lettere dell’alfabeto greco),ovvero un beta che però vuole fare carriera ed è un uomo di successo dimostrando in questo modo di aver accettato lo stereotipo del beta sfigato e dell’alfa vincente.”
    Bisogna considerare il ruolo che i livelli di testosterone(il discrimine tra alpha e beta ) hanno non solo nella sfera sessuale/ambizione lavorativa ma anche sulla sfera cognitiva/intellettiva e di personalità.
    Alti livelli di testosterone (specialmente nella fase fetale) sono la causa di :
    -grandissima intelligenza (si parla di un qi superiore a 130!)
    Fonte:https://psychcentral.com/news/2011/03/14/testosterone-hormone-linked-to-higher-iq/24379.html
    https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0191886911005800
    -migliore memoria
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18548194
    -resilienza mentale , fiducia in se stessi e ottimismo ( tutte qualità necessarie ad avere successo non solo nello sport ma in qualsiasi ambito)
    https://www.researchgate.net/publication/315822765_LOW_DIGITAL_FINGER_RATIO_AN_INDICATOR_OF_MENTAL_TOUGHNESS_AND_PRENATAL_PROGRAMMING_OF_SPORTING_SUCCESS
    -Resistenza verso ansia e paura
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16458259
    Insomma i maschi alpha sembrano più attrezzati degli strumenti per avere successo (sportivo ,accademico , imprenditoriale).Un ‘espressione popolare come “Uomo con le palle” esprime in realtà una verità scientifica :chi ha i testicoli più grossi (maschi alpha) è più dotato rispetto ai colleghi beta.Per cui anche se non è possibile associare in modo categorico il maschio alpha al vincente e il beta allo sfigato , nella realtà è quello che si verifica quasi sempre .
    Per il resto sono d’accordo su tutto.

  2. Reclutatore_2022

    Non c’e una chiara relazione tra di loro predominio. C’e sempre un solo maschio alfa, ma, a seconda della specie, possono esserci uno o due maschi beta. Solo il maschio alfa e stato visto accoppiarsi con la femmina Mentre le femmine nidificano, i maschi combattono e si respingono l’un l’altro e sono “giudicati” in base all’esito di ogni combattimento. Il maschio alfa alla fine caccia via tutti gli altri maschi. Quando i maschi alfa se ne vanno, gli altri tornano e difendono le femmine fino al ritorno degli esemplari alfa. Questo tipo di accoppiamento e simile a quello dei mammiferi poliginici

Lascia un commento