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Orgasmo clitorideo o vaginale? una contrapposizione che viene spesso riprodotta su riviste e discussioni su Internet. Quale dei due è migliore? Ma soprattutto sono veramente due cose diverse?

 

Il sospetto che il clitoride avesse un ruolo nell’orgasmo femminile ha cominciato a farsi largo nel momento in cui si osservò che una donna si masturba massaggiando proprio quell’area anatomica.  Freud teorizzò che l’orgasmo clitorideo fosse il segno di una personalità immatura e questo è stato sicuramente il frutto dei primi tentativi organici di dare spiegazioni ai fenomeni e ai comportamenti umani e probabilmente risentiva di una visione funzionale dell’orgasmo, (in effetti mentre il vaginale è utile alla natura per ottenere la procreazione quello clitorideo non avrebbe senso).

Cos’è l’orgasmo femminile?

…il meccanismo fisiologico è conosciuto, si tratta di 15 contrazioni muscolari consecutive che possono ripetersi altrettanto intense dopo qualche decina di secondi, provocando lo stesso piacere , e che possono essere scatenate stimolando due punti diversi anzichè uno solo : clitoride e vagina
(che cos’è l’amore – M.R. Procenzano ed. focus libri)

 

I nervi situati sulla punta del clitoride comunicano direttamente con il centro del piacere sessuale nel cervello: quando vengono stimolati, sollecitano l’attività elettrochimica finchè essa non raggiunge una soglia precisa, scatenando un’esplosione di impulsi e rilasciando dopamina, ossitocina ed endorfine, sostanze neurochimiche che provocano benessere e attaccamento. [ …]

L’intero anello di tessuti che circonda l’apertura vaginale , l’uretra e il settore esterno della vagina sono collegati da nervi e vasi sanguigni alla punta del clitoride : l’insieme di tutti questi tessuti è responsabile dell’eccitazione che porta all’orgasmo.

( louann brinzendine – il cervello delle donne)

In pratica il clitoride funzionerebbe come una specie di molla che viene caricata fino a raggiungere una determinata soglia in cui scatta rilasciando tutta la sua energia.

Va precisato  che , come per gli uomini i genitali non sono tutti uguali e possono variare sia per dimensione che per caratteristiche, (alcuni   hanno una eiaculazione precoce e altri ritardata), anche i genitali femminili non sono tutti uguali, cosa di cui non ci si rende conto perchè per la gran parte interni.

Quanto dura un orgasmo femminile?  Differenza tra realtà e percezione.

I ricercatori R.Levin e G.Wagner in una loro ricerca su un campione di 28 donne invitate a masturbarsi scoprirono che la metà di loro aveva avuto un orgasmo di 26 secondi, (misurarono l’aumento di sangue alle pareti vaginali), ma le interessate indicavano una lunghezza temporale inferiore della metà o più,  (come suol dirsi il tempo vola quando ci si diverte),  in ogni caso la media di un orgasmo femminile è di 20 secondi.

Orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale sono fenomeni diversi?

Una opinione abbastanza diffusa tra i ricercatori è che non esista una contrapposizione tra i due fenomeni ma che in realtà si tratti della stessa cosa.

Non esiste un orgasmo vaginale contraposto a un orgasmo clitorideo ( Louann brinzendine – il cervello delle donne)

In pratica l’idea che si tratti di due fenomeni diversi sarebbe dovuta ad una percezione distorta legata alle peculiarità dei vari organi sessuali femminili per cui una può raggiungere l’orgasmo solo grazie alla stimolazione del clitoride e un’altra grazie ad una stimolazione vaginale ma alla fin fine il meccanismo sarebbe identico, (come è identico il meccanismo dell’orgasmo per tutti gli uomini).

In realtà  non tutti condividono questa opinione. Il neuroendocrinologo B.R. Komisaruk ha effettuato un esperimento su un campione di 11 donne. A queste ha chiesto di stimolare i propri genitali mentre erano monitorate da uno scanner cerebrale.  Durante l’orgasmo dovuto alla sola stimolazione vaginale il cervello rispondeva in maniera diversa rispetto all’orgasmo dovuto alla sola stimolazione clitoridea.  Questo esperimento potrebbe rimettere tutto in discussione e potremmo arrivare alla conclusione che l’orgasmo vaginale abbia delle caratteristiche proprie e non sia legato alla stimolazione del clitoride.

 

Perchè alcune donne non sono in grado di avere un orgasmo vaginale ma solo clitorideo?

Marie Bonaparte cercò di dare una spiegazione anatomica al perché alcune donne potessero provare l’orgasmo solo grazie alla stimolazione clitoridea individuando la polliceregola del pollice secondo cui se la distanza tra il clitoride e la vagina di una donna  è inferiore a quella tra la punta del suo pollice e la fine della falange, (come da immagine a fianco), allora lei potrà avere orgasmi anche durante la penetrazione, in caso opposto sarà più difficile.

La spiegazione della teoria è semplice,  in realtà il bacino dell’uomo muovendosi avanti e indietro, (e anche più limitatamente dal basso verso l’alto quando si spinge), va a toccare e massaggiare il clitoride, più la distanza dell’organo dalla vagina aumenta meno probabilità ci saranno che il bacino dell’uomo riesca a toccarlo aumentando la difficoltà di raggiungere l’orgasmo con la penetrazione.

Una ricercatrice ha  affermato di aver verificato la correttezza della teoria però non si può escludere  che, almeno in una parte dei casi, la causa potrebbe essere dovuta a una minor reattività dei tessuti vaginali.

Nella situazione individuata da Marie Bonaparte si può provare ad usare posizioni amatorie che permettano una stimolazione del clitoride anche se troppo distante dalla vagina come ad esempio  quella dove lui sta sotto e lei sopra. La donna in questo modo può muovere il bacino in modo da stimolare il clitoride e raggiungere l’orgasmo durante la penetrazione.  Anche la pratica del Qi Gong spinale può essere utile allo scopo, una disciplina che, nata per favorire la salute della colonna vertebrale rinforzando i muscoli che la sorreggono, ha come effetto collaterale l’aumento della mobilità dell’area delle vertebre lombari e quindi del bacino.

Prima di darsi per vinti, e provare quindi  rimedi ben più impegnativi quali la chirurgia, (come in effetti fece Marie Bonaparte),  ci sarebbe  un’ultima cosa da tentare: provate a tagliare tutti i peli attorno alla vulva, (meglio se rade la zona genitale anche lui),  perchè potrebbero attutire il contatto tra i bacini degli amanti. Non so fino a che punto questo stratagemma possa rivelarsi risolutorio ma come dice il proverbio: tentar non nuoce.

 

Perchè è così difficile accettare che non si possa avere un orgasmo vaginale?

Una donna che non riesca a raggiungere l’orgasmo con la penetrazione ma solo con la stimolazione del clitoride vive talvolta questa situazione con una certa problematicità e talvolta questa cosa può essere vissuta come un problema di coppia. Ovviamente nel caso del partner il dubbio di non essere stato all’altezza è forte ma secondo me incide anche un altro elemento più squisitamente culturale-psicologico: Il sesso durante la penetrazione è una attività simmetrica dove si da e si riceve nello stesso atto mentre al contrario la stimolazione manuale o orale del clitoride , oltre ad essere associata ai preliminari,  è asimmetrica e quindi uno da e l’altro riceve.
Un rapporto di coppia saldo tra persone con una buona autostima sicuramente permetterà di affrontare la cosa nella maniera giusta altrimenti sarà utile il supporto di un consulente di coppia.

Orgasmo femminile e calzettoni di lana: la strana coppia

Il professore Gert Hostege volle scoprire  quali aree del cervello femminile fossero implicate nella simulazione dell’orgasmo scoprendo qualcosa di imprevisto. Il suo studio si svolse su diverse coppie di volontari in cui la donna infilava la testa in uno scanner di brain imaging mentre il partner la stimolava manualmente.  la prima volta dovevano raggiungere l’orgasmo e la seconda simularlo.  Purtroppo per l’esperimento il 50% delle donne non riusciva ad arrivare. Quando i ricercatori fornirono dei calzettoni l’80% delle signore portò a termine l’esperimento.  Oggi grazie a questa ricerca conosciamo quali aree sono coinvolte nell’amplesso simulato, (certo è un po’ costoso come sistema) e … che un paio di calze aiutano eccome!!!

Orgasmi a telecomando

Clitoride o vagina sono solo dei sensori che inviano segnali al cervello ma è solo quest’ultimo che stabilisce cosa sia un orgasmo e quando è arrivato il momento di provarlo.  Il dottor Stuart Meloy si appresta a fare montagne di soldi grazie ad una apparecchiatura da lui brevettata che utilizza una sua casuale scoperta. Impiantando alcuni elettrodi nella colonna vertebrale di una paziente, durante una terapia per alleviare i suoi dolori, ha inavvertitamente toccato, (e quindi individuato),  i circuiti che trasmettevano i segnali dell’orgasmo al cervello. Il piccolo congegno si potrà impiantare sotto cute all’altezza del sedere e tramite telecomando manderà impulsi al cervello scatenando orgasmi nella donna.

Orgasmi a telecomando quindi sono prevedibili in un prossimo futuro. E’ proprio il caso di dirlo: chi avrà il controllo del telecomando avrà il potere 😀

 

Ettore Panella

 

 

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Questo articolo ha 6 commenti

  1. Silvia

    Bell’articolo divertente e molto interessante!

  2. il sessuologo comportamentale

    secondo la letteratutra scienfica internazionale in argomento il raggiungimento dell’orgasmo è più difficile per la donna rispetto all’uomo in termini di percentuale.
    Tuttavia l’assenza di orgasmo sia da sola (la soluzione è molto più semplice) sia con il partner o durante il coito (casistica più frequente)è risolvibile dopo una valutazione e una terapia comportamentale mansionale mirata e personalizzata presso un sessuologo clinico comportamentale, meglio se anche con specializzazione quadriennale in psicoterapia. da sole o in line è difficile: con l’aiuto professionale di un sesusologo clinico comportamentale è molto probabile!!
    Specifiche e concrete informazioni sull’orgasmo femminile sul recentissimo “Il manuale pratico del benessere” (Ipertesto editorecon il patrocinio del club UNESCO) a pagina 145 e seguenti e pagina 307 e seguenti ,in particolare.

  3. sessuologo clinico

    quali modalità fisiche (ma anche mentali) per favorire al massimo l’orgasmo femminile?
    Da sole ma anche col partner, anche se occasionale.
    Tutte le donne hanno oggi la possibilità di raggiungere l’orgasmo (anche in tempi brevi!) se non da sole, con l’aiuto terapeutico professionale di un capace sessuologo comportamentale, sempre dopo opportuna valutazione clinica delle cause inibenti (comportamentali, emozionali e cognitive)
    In alternativa sull’orgasmo vaginale si possono vedere le pagine 318 del Manuale pratico del benessere e sull’orgasmo clitorideo 319 e 322.
    il Manuale pratico del benessere (Ipertesto editore) è patrocinato dal club UNESCO per il percorso guidato di auto aiuto allo scopo di permettere alla lettrice attenta una vera crescita sessuale (e non solo!) attraverso esercizi domestici personali, prescrizioni fitoterapiche e nutrizionali, consigli psicologici, questionari di valutazione e test psicologici a risultato immediato

  4. Punto G

    Bellissimo l’orgasmo a telecomando 😀 a parte gli scherzi riporto la mia esperienza. Con la mia ragazza abbiamo un bellissimo rapporto e lei ha degli intensi orgasmi vaginali. Penso che alla base ci voglia un’ottima conoscenza del corpo a parte della donna e un’ottima comunicazione di coppia.
    Un saluto!
    Dani

  5. Orgasmo vaginale

    Salve, io tramite rapporti sessuali riesco a raggiungere orgasmi clitoridei e vaginali.
    Devo dire innanzitutto che conosco molto bene il mio corpo e quindi so quali sono i punti che mi eccitano di più a letto. Solo con questa conoscenza riesco indirizzare il mio partner all’ottenimento dell’orgasmo vaginale.
    A livello psichico devo essere sempre concentrata sul piacere e sommando praticità e concentrazione riesco sempre ad avere la eiaculazione femminile!
    Sembrerà strano lo so, ma raggiungo tutto questo ad ogni rapporto!
    In molti video porno (che a mio parere noi tutte dovremo dare un’occhiata solo per renderci conto che sono indiscutibili e veri), le donne riescono ad avere lo squirting tramite stimolazione diretta con le dita in pochi minuti. Quindi tutto ciò è praticato da anni e fattibile…
    Affermo pertanto che l’orgasmo clitorideo da quando conosco quello vaginale è superfluo e non appagante!!!!

  6. Gildo

    Contesto due sue affermazioni.

    1) I video porno di squirting NON sono tutti “indiscutibili e veri”. È tipico dell’azienda del Porno indurre delle eiaculazioni artefatte. Come? Riempiendo di liquido (acqua et similia) la vescica dell’attrice dall’esterno e facendole trattenere il getto per la scena fatidica. In Giappone la manovra viene mostrata chiaramente in alcuni film hard.
    2) Ammesso e non concesso in toto, che esistano orgasmi di natura vaginale oltre a quelli clitoridei, escluderei come quest’ultimo possa divenire non appagante e soprattutto superfluo!
    Se così fosse per lei, sappia di fare parte di una esigua minoranza.

    Cordiali saluti

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