Al momento stai visualizzando Lo schema rincorsa -fuga nella coppia

I terapeuti della coppia hanno verificato che  lo schema rincorsa-fuga è presente nelle coppie che si rivolgono a loro. In questo schema l’uomo si lamenta degli scatti irragionevoli di lei mentre la donna si lamenta dell’indifferenza che lui ostenta. Un meccanismo distruttivo da capire e conoscere.

 

 

 

 

 

Daniel Goleman nel suo pregevole “intelligenza emotiva” affronta molto bene uno schema particolarmente insidioso ovvero il “rincorsa-fuga” presente spesso nelle coppie a rischio separazione ma non solo.
Come ho già detto nell’articolo “Uomini taciturni, donne fastidiose? ” uomini e donne discutono in maniera diversa , ma soprattutto con finalità diverse, i primi prediligono discutere di fatti le seconde di emozioni.  Goleman cita  una ricerca condotta su 264 coppie in cui le donne (ma non gli uomini)  indicavano come elemento più importante per essere contente della relazione la percezione di avere una buona comunicazione con il partner.
Detta in maniera più semplice per le mogli intimità significa parlare soprattutto della relazione stessa mentre per i mariti significa fare delle cose insieme.
Una differenza non da poco perchè gli uomini sono  molto meno capaci di leggere le emozioni altrui e meno espressivi rispetto alle donne.  Il dibattito è aperto sull’origine genetica o culturale di questa minor propensione alle emozioni del mondo maschile ma la cosa è considerata assodata.  Personalmente io credo che una società possa ampliare delle differenze che però già esistono di fondo ed infatti è vero che ai maschi si richiede di comprimere le proprie emozioni mentre alle femmine si lascia ampia libertà di espressione ed è vero che nei bambini molto piccoli non c’è una notevole differenza per quanto riguarda l’espressività del volto mentre crescendo nei maschi si riduce e nelle femmine si amplia, cosa che può lasciar pensare ad una influenza di tipo culturale che esiste ed è volta a far celare le emozioni negli uomini però è anche vero che le maggiori differenze si vedono durante l’adolescenza quando gli ormoni irrompono nella vita dei ragazzi.

Perchè ragazzi in precedenza comunicativi quando raggiungono l’adolescenza diventano tanto taciturni e laconici da sfiorare l’autismo? Il cervello dei maschi viene letteralmente impregnato da ondate di testosterone che diminuisce l’interesse al dialogo e alla socializzazione …  (Louann Brizendine)
 

Indipendentemente da se gli uomini siano meno “emotivi” delle donne per motivi genetici o culturali o per un effetto combinato di tutte e due le cose bisogna osservare che le donne arrivino al matrimonio avendo imparato a gestire e leggere le  emozioni proprie o altrui al contrario degli uomini  e per questo si sentono meno  infastidite dalle sgradevolezze di una lite  coniugale.   Gli uomini invece trovano le discussioni con forte componente emotiva molto sgradevoli se non altro perchè hanno difficoltà a leggere le emozioni sul volto della compagna.  Robert Levenson in una sua ricerca su 151 coppie sposate da molti anni scoprì che tutti i mariti trovavano spiacevole se non odioso litigare durante una discussione mentre le loro mogli non se ne dispiacevano troppo.

Ecco spiegato perchè è più probabile che gli uomini si rifugino nello schema di fuga o ostruzionismo ed è più facile che le donne ricorrano alla critica

In pratica lei cercherà di portare la discussione sul piano emotivo mentre lui  cercherà di portarla sul piano dei fatti.   Lei, visto che il suo tentativo di discutere di emozioni va a vuoto inizierà a usare la critica, un po’ per snidare il compagno un po’ perchè frustrata.  Un atteggiamento critico genera  nel compagno  collera a cui reagisce generalmente con la “fuga” e in questo modo abbassa di almeno 10 battiti al minuto la sua frequenza cardiaca.  La fuga di lui però, paradossalmente, fa innalzare la  frequenza cardiaca  di lei e a questo reagirà aumentando l’intensità della critica.

Secondo John Gottman un atteggiamento aspramente critico da parte del partner costituisce un segnale di avvertimento precoce del fatto che il matrimonio è in pericolo.  In un matrimonio sano , marito e moglie si sentono liberi di dar voce a un rimprovero. Ma troppo spesso nella foga del momento i rimproveri vengono espressi in modo distruttivo, come attacco alla personalità del coniuge. (Daniel Goleman)

Critiche più intense che ormai tracimano dalla questione specifica e coinvolgono altri aspetti della relazione nonchè le colpe delle generazioni passate e future spingono lui a reagire con un ostruzionismo sempre più serrato che a sua volta manda   la donna in collera e di conseguenza lei aumenterà l’intensità delle critiche fino ad aggiungere il disprezzo (una emozione killer) come risposta alla sua frustrazione.

Il disprezzo porta il marito ad entrare nello schema della vittima innocente o del marito giustamente indignato e questo aumenta il livello della collera a cui generalmente reagisce in maniera sempre più difensiva fino all’ostruzionismo totale che innalza ulteriormente la collera della moglie.
 A questo punto la situazione è praticamente fuori controllo.

 

Facciamo un piccolo esempio preso dal libro di Daniel Goleman
Moglie e figlia aspettano il marito/padre davanti al cinema, il film inizierà tra dieci minuti.  Lei dice alla figlia:
Ma dov’è?  Il film comincia tra 10 minuti. Se c’è un modo per mandare a monte qualcosa stai certa che tuo padre non se lo farà sfuggire. 

dieci minuti dopo il marito arriva contento per aver incontrato un amico e si scusa per il ritardo.
la moglie dice:
Non preoccuparti, va tutto bene: aspettando abbiamo avuto modo di discutere della tua sorprendente abilità a mandare all’aria ogni progetto. Sei talmente menefreghista ed egocentrico!

 

Come giustamente fa notare Goleman c’è una differenza abissale tra una critica ragionevole e una critica irragionevole. Nella critica ragionevole si indica cosa ci ha infastiditi e si critica l’operato di una persona senza aggredirla (in questo caso il ritardo) mentre in una critica irragionevole si approfitta dell’operato di una persona per arrivare ad esprimere giudizi sulla persona (in questo caso il menefreghista e egocentrico).
Quando si riceve un attacco alla personalità la reazione spontanea è difendersi e non certo assumere un atteggiamento costruttivo, inoltre un attacco alla propria personalità ci fa pensare di non essere amati e questo è nocivo alla coppia.

 

Una critica ragionevole avrebbe potuto essere:
“il tuo ritardo mi ha fatto stare in ansia perchè temevo non saremmo riusciti a vedere il film dall’inizio.”

in questo caso si critica l’azione e si dice come ci si sente ma si può essere ancora più diplomatici eliminando l’attacco diretto
“i ritardi mi creano sempre molta ansia”


Ricapitolando: cercate di limitare la vostra critica all’operato del partner esprimendo come vi siete sentiti ma senza aggressioni dirette. Da evitare assolutamente l’attacco alla personalità del partner usando una azione criticabile come pretesto.

 

Come evitare che lo schema rincorsa-fuga  distrugga la relazione?

Gli uomini non devono evitare il conflitto anche perchè può essere una occasione per assumere correttivi utili specie considerando che i mariti hanno una una idea più rosea del reale rispetto a tutti gli aspetti della relazione. Non sempre le aggressioni verbali della moglie hanno intenti ostili e possono altresì essere tentativi di mantenere sano il rapporto.

Quando i rancori covano sotto la cenere, si accrescono di intensità finchè non esplodono; quando vengono elaborati e lasciati liberi, la pressione trova invece uno sfogo.  Ma gli uomini devono comprendere che la collera o il disprezzo non sono sinonimi di un attacco personale – le emozioni delle loro mogli hanno semplicemente la funzione di evidenziare l’intensità dei loro sentimenti sull’argomento.  (Daniel Goleman)

Gli uomini devono evitare di proporre soluzioni ma mostrare empatia per le emozioni della moglie  (per approfondire questo aspetto https://www.sublimia.it/uominidonne/112-fastidio).

I mariti che invece di liquidare le loro proteste come insignificanti , riescono a sopportare gli scoppi di collera delle mogli le aiutano a sentirsi ascoltate e rispettate.(Daniel Goleman)

Goleman non prende in considerazione una variabile che invece io credo vada tenuta presente ovvero il ciclo femminile. Le variazioni cicliche dello stato emotivo femminile possono incidere in alcuni casi anche significativamente nel modo in cui la  donna affronta una discussione.

https://www.sublimia.it/relazione-uomo-donna/ciclo.html

 

Per le donne i consigli sono speculari, in particolare:

Per gli uomini l’esagerata intensità con la quale le donne danno voce alle proprie proteste rappresenta un problema fondamentale : le donne quindi dovrebbero fare uno sforzo mirato per stare attente a non attaccare i propri mariti – a protestare per quello che hanno fatto , senza criticarli come persone o esprimere disprezzo verso di loro.(Daniel Goleman)

 

 

Concludo questo articolo con i consigli su come condurre una discussione armoniosa di John Gray, un autore molto prodigo di validi consigli pratici per le coppie.

1) Attenersi all’argomento è una delle principali strategie per evitare liti e appianare i conflitti
2) Litighiamo perchè siamo troppo tesi a dimostrare i lati positivi della nostra idea e tralasciamo l’esigenza del partner di essere capito ed apprezzato.
3)  Il modo migliore per ridurre al minimo le liti è comunicare al partner che comprendiamo le sue idee.
4) Le discussioni si possono risolvere quando non si trasformano in dibattiti, processi o competizioni.

 

 

Ettore Panella

Nota: questo articolo è praticamente tratto da un paragrafo dell’ottimo libro “intelligenza emotiva” di Daniel Goleman a cui rimando per gli approfondimenti.

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