Al momento stai visualizzando La caccia alle streghe oggi – Inchiesta angeli e demoni

Quando si parla di caccia alle streghe si pensa ad un fenomeno lontano nel tempo e frutto di ignoranza e/o superstizione mentre invece è un fenomeno umano i cui elementi identificativi  compaiono periodicamente. In questo articolo vediamo come il “sistema Bibbiano” ha impressionanti analogie con la caccia alle streghe.

 

 

Premetto che i fatti citati relativi all’inchiesta angeli e demoni sono stati ricavati dagli articoli di giornale su quanto scoperto dai magistrati. Poiché non ci sono stati i tempi tecnici per completare i tre gradi di giudizio farò riferimento all’indagine anche perché l’articolo non si propone di stabilire la colpevolezza o meno degli indagati, ma si propone di mettere in evidenza le impressionanti analogie tra il “sistema Bibbiano” così come delineato dall’indagine e quanto storicamente sappiamo della caccia alle streghe.

Allarme sociale

Il cosiddetto sistema Bibbiano nasce tempo addietro e non a Bibbiano, c’è una lunga gestazione e situazioni precedenti molto simili quali il caso del Forteto e l’inchiesta sui diavoli della bassa modenese, (e l’analogia con la caccia alle streghe sarebbe stata ancora più evidente se i magistrati avessero disposto anche in quel caso le intercettazioni disposte fortunatamente a Bibbiano).
Con l’affermarsi di Internet e grazie anche ad alcune meritevoli iniziative di Don di Noto la società scopre non solo l’esistenza della pedofilia, cosa nota, ma in qualche modo è indotta a pensare che questa sia epidemica  e guarda con apprensione al fenomeno.  Scopertasi impreparata a gestire un simile fenomeno odioso la società italiana si affida acriticamente a degli “esperti” a cui delega di fatto tutta la lotta al fenomeno.

La caccia alle streghe di fatto inizia in modo simile, l’esistenza delle streghe era una cosa data per scontata, ma la chiesa puntava a considerare la stregoneria come una superstizione.  Con i processi agli eretici gli inquisitori finiscono per confondere e sovrapporre le pratiche magiche alle pratiche eretiche e in qualche modo anche le prime iniziano ad essere “attenzionate” e condannate. Il vero cambio di passo viene però fatto coincidere con la pubblicazione del malleus maleficarum dei due frati domenicani Jakob Sprenger e Heinrich Institor (Kramer) che oltre a mettere ordine circa le convinzioni  su questo argomento possono contare come introduzione su una bolla papale di Innocenzo VIII
“In verità, è da poco pervenuto alle nostre orecchie – non senza nostra grande afflizione – che in alcune regioni della Germania Superiore come pure nelle provincie, città, terre, borgate e vescovadi di Magonza, Colonia, Treviri, Salisburgo e Brema, parecchie persone di ambo i sessi, immemori della propria salvezza e allontanandosi dalla fede cattolica, non temono di darsi carnalmente ai diavoli incubi e succubi; di far deperire e morire la progenie delle donne e degli animali, le messi della terra, le uve delle vigne e i frutti degli alberi, inoltre uomini, donne, bestiame grande e piccolo e d’ogni sorta; e ancora vigneti, giardini, prati, pascoli, biade, cereali, legumi per mezzo d’incantesimi, fatture, scongiuri e altre esecrabili pratiche magiche”.

In pratica il Papa parla di un fenomeno di cui non ha conoscenza diretta perché avviene in zone distanti, guarda caso quelle di provenienza degli autori del manuale. Quel “è da poco pervenuto alle nostre orecchie”  ci lascia sospettare che ad informarlo siano stati proprio i due domenicani e che il Papa ne sia rimasto sconvolto “– non senza nostra grande afflizione -” e concede a quelli che definisce “i nostri diletti figli” la licenza di inquisire liberamente , senza alcuno scrupolo e senza alcun impedimento.

Possiamo delineare una prima importante analogia:
Un fenomeno odioso viene improvvisamente alla ribalta sconvolgendo il potere politico che concede un potere enorme a dei presunti esperti affidandosi acriticamente e completamente a loro.

Personaggi in cerca di gloria

Due personaggi di provincia grazie alla loro “competenza” nella lotta alla stregoneria diventano delle indiscusse superstar, dalle loro labbra pende il papa e l’imperatore e il loro potere diventa enorme.  Proviamo ad immaginare quale droga possa essere stato tutto questo per l’ego dei due inquisitori.  Se tutto questo potere derivava dal fatto di aver lasciato credere che vi fosse una epidemia incontrollata di stregoneria allora sicuramente avrebbero avuto tutto l’interesse a pompare il fenomeno anche in maniera surreale per tenere alto l’allarme sociale e di conseguenza il loro status.
In seguito anche altri personaggi cercarono di accrescere il loro status e non raramente anche le loro ricchezze visto che le comunità spaventate pagavano bene i cacciatori di streghe.

Foti, il guru della Hansel e Gretel finito sotto inchiesta, è un laureato in lettere (nota 1) che grazie ad una sanatoria è riuscito ad essere iscritto all’ordine degli psicologi.   In un ambiente molto chiuso quale è quello accademico italiano è difficile essere presi in considerazione se “non sei del giro” eppure grazie alla sua presunta competenza nel campo degli abusi ha tenuto corsi di aggiornamento sia ai magistrati e agli assistenti sociali sia ad altri psicologi.  In pratica si è ritrovato ad avere un ruolo del tutto sovradimensionato rispetto alle sue qualifiche professionali ed essere una specie di deus ex machina nella ricerca degli abusi.  L’ego di chiunque salirebbe alle stelle in una situazione simile.
Come nel caso dei due inquisitori domenicani il grande potere ricevuto è frutto dell’allarme sociale.
Anche nel caso degli abusi si affermano molti zelanti “inquisitori” a caccia di prove in un disegno, in una parola, in un non detto.  L’eccesso di zelo e i dubbi sulla correttezza del loro operato fa coniare il termine abusologi.
Contemporaneamente si afferma il business delle case famiglia, un bambino in una casa famiglia rende moltissimo denaro e iniziano a diffondersi i dubbi sulle reali motivazioni dei cosiddetti  abusologi anche perché alcuni finiscono per essere in conflitto di interessi.

Seconda analogia
Il grande allarme sociale permette ad alcuni elementi di assumere un ruolo o un potere impossibile da raggiungere altrimenti. Si crea un business interessante.

Far crescere in ogni modo il numero di casi.

La stregoneria è sempre esistita, gente che armeggiava con formule magiche, con il malocchio ecc. esisteva ieri ed esiste oggi.  All’epoca le streghe (o gli stregoni) producevano anche veleni, si trattava ovviamente di poche persone con conoscenze di erboristeria e la stregoneria era comunque un reato molto ampio che comprendeva anche fenomeni non comprensibili allo stato delle conoscenze dell’epoca, ad esempio un serial killer sarebbe stato condannato per stregoneria.
Un fenomeno endemico quindi che non aveva affatto proporzioni epidemiche, ma che i cacciatori di streghe facevano di tutto per far apparire come enorme e sempre in crescita.  Paradossalmente è stata proprio la chiesa a bloccare i fanatismi portando un po’ di moderazione ed è per questo che in 3 secoli le condanne a morte per stregoneria nell’area mediterranea sono state poche mentre nella Germania protestante,  dove l’autorità papale era debole,  si registrò la metà di tutte le vittime.
Particolarmente interessante è il caso di Triora. Il magistrato civile Giulio Scribani (e non l’inquisitore) viene inviato dal doge di Genova (il potere politico quindi e non quello religioso) a indagare sui presunti casi di stregoneria a Triora, dove già avevano operato gli inquisitori religiosi senza arrivare a nessun risultato concreto.
Il soggetto in questione è fortemente ideologizzato e in una folle ricerca a tutti i costi di streghe e stregoni (è indagato persino un ragazzo di 13 anni) estende gli  arresti anche ai paesi vicini in un crescendo di follia fanatica fino a quando la chiesa decide di assumere il suo ruolo e scomunica Scribani fermando il vortice di pazzia che stava diventando incontrollato.

Anche nel caso degli abusi ai bambini c’è stata una evidente tendenza a far lievitare i numeri includendo nella categoria abusi anche cose che non c’entrano molto oppure, come sostiene l’indagine angeli e demoni, creando addirittura prove false per aumentare il numero di abusi censiti (nota 2).
Paradossalmente è stata proprio l’assurda ed esponenziale crescita degli abusi “rilevati” in una piccola zona qual è la Val D’Enza a far insospettire i magistrati e dare il via all’inchiesta anche se neppure loro si aspettavano quello che poi in effetti hanno trovato. Gli inquirenti credevano di indagare solo su un semplice latrocinio nei confronti dello Stato e non su un sistema perverso quale appare emergere dalle indagini.

 

Terza analogia
C’è sempre un tentativo di far credere che i numeri siano esponenzialmente maggiori di quanto in realtà siano utilizzando trucchi statistici o deformando la realtà o la percezione della stessa .  In un primo momento la società cade nella trappola ma poi entrano in funzione gli anticorpi e si comincia ad avere dei dubbi e a porre dei limiti.

 

La società ha dei dubbi e cerca di porre un freno agli eccessi

Una data importantissima per quanto riguarda la caccia alle streghe è il 1569 quando il conflitto tra due grandi personaggi dei processi alle streghe ovvero il cardinale Borromeo da un lato e il cardinale Rebiba, rappresentante del Sant’Uffizio, dall’altro imprime una svolta fondamentale.

Rebiba durante un processo alle streghe imbastito dal Borromeo,  con la deferenza dovutagli, ma con fermezza gli chiede di esibire le prove.  Dopo questo epico scontro la congregazione del sant’uffizio ha imposto  la presenza del corpus delicti (le prove) per iniziare un processo.  Giusto per capire meglio con un esempio: se una persona fosse stata accusata di aver fatto morire un bambino con i suoi sortilegi il processo non si sarebbe potuto neppure iniziare senza la dichiarazione di un medico che attestasse in maniera inequivocabile che quella morte non fosse dovuta a cause naturali.
L’obbligo del corpus delicti  è una vera e propria rivoluzione perchè nel mondo cattolico impedisce ai processi alle streghe di sfuggire di mano al contrario di quanto avvenne nel mondo protestante. La necessità delle prove ha rappresentato un importante elemento di correzione del processo inquisitorio.

Analogamente anche nel mondo dei cacciatori di abusi ai bambini è successo qualcosa di simile.  Di fronte agli eccessi degli “abusologi” la comunità scientifica riunita in un convegno a Noto nel 1996 ha cercato di stabilire delle metodologie corrette alla luce delle scoperte scientifiche del momento togliendo al singolo psicoterapeuta o comunque al singolo esperto molta della precedente autonomia.

1996: art. 1. Nell’espletamento delle sue funzioni l’esperto deve utilizzare metodologie scientificamente affidabili e rendere espliciti i modelli teorici di riferimento utilizzati.

Il frutto di quel lavoro viene chiamato carta di Noto ed è giunta alla 4° versione e già nell’art. 1 ,su citato, della prima versione mostra una forte discontinuità con il passato, una discontinuità perfettamente paragonabile a quanto avvenne nel 1569 per quanto riguarda la caccia alle streghe quando fu fissato l’obbligo del corpus delicti.
All’epoca della caccia alle streghe coloro che mostravano dei dubbi venivano accusati di voler favorire la stregoneria e a cominciare furono proprio i due autori del malleus maleficarum che rimproveravano aspramente quanti , soprattutto religiosi, tendevano a considerare la stregoneria una semplice superstizione.

A naso direi che la  stessa cosa  dovrebbe essere avvenuta anche ai sostenitori della carta di Noto con accuse velate o meno di aiuto ai pedofili perché è questo il comportamento usuale dei soggetti fortemente ideologizzati che puntano a tagliare ogni opposizione adombrando contiguità.  Purtroppo non conosco personalmente gli esperti  sostenitori della carta di Noto, anche perché non mi occupo di queste tematiche, per cui su questo punto non posso citare testimonianze.

Quarta analogia
L’eccessiva autonomia concessa agli “esperti” genera abusi soprattutto da parte degli addetti  più ideologizzati e di fronte a questi eccessi  sempre più addetti cominciano a maturare dubbi e sospetti che portano a definire norme stringenti per riportare nell’ alveo della correttezza gli elementi ideologizzati e le schegge impazzite.

 

La tortura

Apparentemente questa potrebbe essere una differenza tra il fenomeno “Bibbiano” e la caccia alle streghe.  Ovviamente quell’insieme di caratteristiche che chiamiamo caccia alle streghe si adatta al suo tempo quando la tortura era uno strumento lecitamente e diffusamente usato dal sistema giudiziario per effettuare indagini. Si torturavano i presunti colpevoli, i testimoni per validare deposizioni o accuse e a richiesta anche la parte lesa (può sembrare assurdo che qualcuno chieda di essere torturato, ma nella nota 3  spiegherò perché questa al contrario poteva essere una cosa perfettamente comprensibile).
Oggi la tortura non è più ammessa e quindi non la hanno potuta usare.
Non vorrei però liquidare la faccenda così semplicisticamente, innanzitutto perché le intercettazioni ambientali hanno verificato un caso equiparabile alla tortura. Due donne, affidatarie di una bambina,  hanno invitato la piccola a scendere dall’auto mentre fuori pioveva. Il motivo di questa ritorsione era il rifiuto della bambina di dichiarare il falso ovvero dichiarare di aver subito abusi.
Pensate ad un bambino che dipende in tutto dagli adulti, che è già stato strappato ingiustamente alla famiglia e che si vede abbandonato da chi deve provvedere a lui e si domanda: che farò, dove andrò, cosa mangerò, dove troverò abiti asciutti per cambiarmi … (nota 4).
Tra l’altro in passato gli inquisitori avevano dei limiti (i magistrati civili invece facevano quello che volevano) e uno di questi era che non si potessero torturare i bambini quindi la differenza relativa alla tortura tra il “sistema Bibbiano” e la caccia alle streghe non sarebbe neppure esistita se ci limitassimo a considerare solo i bambini che vengono interrogati quali testimoni e parte lesa.
A ben vedere Foti, e probabilmente anche i suoi discepoli, usava una cosiddetta “macchinetta dei ricordi”  (nota 2) dispensatrice di piccole scosse elettriche ai bambini, un apparecchio molto controverso perché ritenuto in grado di creare falsi ricordi  di abusi nella mente dei bambini un po’ come la tortura portava in passato a dichiarare cose false. Se proprio vogliamo vederci una differenza allora i falsi ricordi sono una manipolazione di cui il soggetto non è consapevole (e quindi la cosa è più subdola) mentre delle false dichiarazioni sotto tortura il soggetto è consapevole.

Quinta analogia
Uso di strumenti discutibili il cui effetto è quello di costruire le prove.

 

Orge Sataniche

Una delle accuse usate durante la caccia alle streghe era quella di aver partecipato ad orge con presenza attiva del diavolo o comunque legate al culto del maligno.  In realtà generalmente nelle accuse il diavolo  fa sesso per accontentare le streghe che nello stereotipo diffuso sono donne molto anziane e per niente piacenti, in pratica si sacrifica perché nessun essere umano lo farebbe, poi ovviamente ogni cacciatore di streghe proietta il suo vissuto ma nella grande maggioranza dei casi è questa l’idea comune.

Se, da quello che ho letto, l’inchiesta angeli e demoni non vede comparire le orge sataniche, allargando lo sguardo sull’operato della Hansel e Gretel e dei  discepoli di Foti ad altri luoghi quali ad esempio Salerno le orge sataniche compaiono eccome (nota 5 articolo della cronaca locale di Salerno relativo al fatto).  Anche l’inchiesta precedente sui diavoli della bassa modenese vede bambini che dichiarano di aver partecipato a orge sataniche con omicidi rituali e tutto l’armamentario che comunemente viene associato al satanismo (nota 6).

Ovviamente in passato la società credeva anche alla dimensione materiale del diavolo che quindi avrebbe potuto  accoppiarsi liberamente mentre oggi al diavolo viene riconosciuta solo una dimensione immateriale e questo ha sicuramente determinato la differenza più evidente ovvero il diavolo è spesso parte attiva negli incontri orgiastici delle streghe mentre è uno spettatore oggetto di adorazione e invocazioni nelle orge raccontate dai cacciatori di abusi, (anche perché un magistrato che avesse dato inizio ad un processo per fatti che prevedessero accoppiamenti fisici con il diavolo si sarebbe coperto di ridicolo).

Chiariamoci, il sesso è una delle principali forze della natura e ha una influenza enorme su tutti gli esseri viventi a riproduzione sessuata  ed è quindi normale che compaia in maniera diretta o indiretta in molti comportamenti umani, è l’associazione con il maligno a fare la differenza.

Sesta analogia

Racconti di orge o comunque di rapporti sessuali con la presenza attiva o passiva di entità maligne

La sesta analogia è chiara nel caso che stiamo trattando ma non sono del tutto convinto che sia un elemento imprescindibile di  ogni “caccia alle streghe”, episodi di suggestione collettiva e approccio fanatico o comunque non-scientifico ad un problema vero o presunto potrebbero anche non aver bisogno della presenza di entità maligne.

Guai ai poveri

Tutti potevano essere accusati di stregoneria però il grosso degli accusati erano persone povere ed in genere non integrate nella loro comunità, (forestieri, persone sole, asociali, vedove anziane senza figli …). Ovviamente la mancanza di una rete di protezione familiare o sociale rendeva gli accusati più vulnerabili e quindi gli accusatori avrebbero avuto meno problemi di ritorsioni ma è anche vero che le persone non integrate si attirano più sospetti e hanno tendenzialmente più nemici.
Anche nel caso Bibbiano sembrerebbe che le famiglie più a rischio di sottrazione dei figli fossero quelle povere sia perchè meno capaci di pagarsi dei professionisti abili a difenderli sia perchè la povertà è considerata da alcuni una motivazione sufficiente per togliere i bambini alla famiglia, (in realtà sembrerebbe che nessuna legge autorizzi questo).

Da notare il terribile circolo vizioso che si instaura in questi casi. Ad una famiglia povera gli assistenti sociali tolgono i figli. La famiglia povera fa debiti per pagare gli avvocati al fine di farsi restituire i figli e diventa ancora più povera. Poichè la famiglia è diventata ancora più povera di prima a maggior ragione chi ha tolto i figli per motivazioni economiche è motivato a non permettere ai bambini il ritorno a casa.

Settima analogia

I poveri sono maggiormente a rischio di finire in questo meccanismo perverso

 

Ettore Panella

 

Altri articoli sul tema stregoneria

 

Note

nota 1  – http://www.ilgiornale.it/news/cronache/guru-claudio-foti-psichiatra-senza-laurea-1731430.html

nota 2  http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2019/06/27/affidamenti-illeciti-di-minori-arresti_891e307a-31bf-475e-bd25-881af0593b48.html

nota 3 –  Se io vado da un magistrato e dichiaro che tizio mi ha fatto la tal cosa questo ovviamente non costituisce una prova, il magistrato ha bisogno di prove che può trovare autonomamente con le indagini o che posso portare io.  Nel caso della mia parola contro quella di tizio il giudice, in mancanza di elementi concreti, non potrà procedere ad alcuna condanna.  In passato l’unico modo per uscire da questo stallo era richiedere volontariamente di essere torturato per ribadire le  accuse sotto tortura perché in questo modo le  dichiarazioni sarebbero state considerate una prova.

nota 4  https://www.panorama.it/news/cronaca/bibbiano-inchiesta-bambini-affido-violenza-minori/

nota 5  https://salerno.occhionotizie.it/salerno-falsi-abusi-bambini/

https://youmedia.fanpage.it/video/aa/XZ37S-SwCu1ZeYra

nota 6  https://it.wikipedia.org/wiki/Diavoli_della_Bassa_modenese

https://www.la7.it/nonelarena/video/pablo-trincia-erano-filmati-trovati-nella-soffitta-di-una-donna-coinvolta-perch%C3%A9-aveva-ospitato-il-29-04-2019-270070

L’immagine scelta è un dettaglio del celebre dipinto –  Concilio cadaverico di Jean-Paul Laurens (1870)

Questo articolo ha 2 commenti

  1. vincenzo

    A proposito delle prime voci sulla “stregoneria” citate all’inizio osservo:
    a) Papa: “Inquisite Liberamente, senza scrupolo alcuno”. COSA SIGNIFICA SENZA
    SCRUPOLO ALCUNO? sembrerebbe inquietante;
    b) Cospicua parte dei beni requisiti a streghe e indemoniati (finiti arrostiti), finivano
    a Santa Madre Chiesa (che li aveva condannati, piccolo conflitto d’interessi…);
    c) Così come la Malattia ne giustifica l’esistenza e arricchisce il medico, così come il
    crimine giustifica e arricchisce gli avvocati, il FLAGELLO STREGONERIA (mancati
    raccolti-fame-morte) agli occhi del popolino, poteva essere neutralizzato soltanto
    dalla vitale protettrice Santa Madre Chiesa….
    Insomma, Stregoneria: Una manna.

    1. admin

      a) Significa non avere vincoli nè geografici nè gerarchici, nè metodologici in pratica non erano vincolati alle norme che gli altri dovevano rispettare. Si tratta dei pieni poteri concessi quando si verifica una seria emergenza.

      b) E’ ancora peggio, 1/3 dei beni sequestrati andavano proprio al giudice però il problema era più serio per gli eretici, i processati per stregoneria erano in genere dei poveracci e non a caso i giudici non erano molto interessati, più che altro dovevano farlo.

      c) Stai sbagliando obiettivo, la chiesa sulla stregoneria è stata sempre molto prudente e infatti dove era forte la condanna a morte delle streghe è stata molto limitata ma man mano che il potere papale si indeboliva aumentavano le condanne a morte e infatti la metà di tutte le condanne a morte per stregoneria (però va detta che erano considerate stregonerie anche cose come come la produzione di veleni per omicidi o i serial killer, quindi gente che condanneremmo anche oggi) sono avvenute nella Germania in piena riforma luterana.
      Per il resto è vero, molti ci guadagnavano nello sfruttare l’isteria che si era diffusa.

      Comunque l’articolo che hai commentato è un confronto tra la caccia alle streghe di ieri e un fenomeno simile di oggi, se ti interessa la stregoneria ti conviene leggere l’articolo appropriato
      https://www.sublimia.it/cultura/stregoneria.html

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