E’ proprio questo il titolo che Marcia Keith ha scelto per il suo primo articolo dopo essere guarita dal cancro che le aveva invaso entrambi i seni.
testo dell’articolo:
Otto anni dopo la prima operazione, il cancro aggredì entrambe le mammelle, così fui sottoposta a doppia mastectomia, seguita da chemio e radioterapia. Oggi, trascorsi venticinque anni mi considero una Sopravvissuta e da diciott’anni vivo libera dal cancro.
Ho sempre creduto che il cancro non mi avrebbe uccisa, che alla fine sarei morta per qualche altra causa. Sono contenta di aver avuto un cancro. Mi ha portato grandi benefici: sono diventata una persona più forte e sempre determinata a fare oggi quello che non so se avrò la possibilità di fare domani.
Mi mantengo in buona salute seguendo una dieta ad hoc e facendo regolare esercizio fisico. Mi piace camminare, giocare a golf e praticare lo yoga. E, sia pure con grandi sforzi ho imparato a godermi le attenzioni degli altri nei miei confronti. Parte della mia forza mi è giunta da un gruppo di amiche che frequento da trent’anni e che chiamiamo tra noi “le signore’. Mi hanno fatto risparmiare migliaia di dollari in psicoterapia!
Mi sono liberata dal cancro, ma non dai suoi effetti. Oggi possiedo, con rara profondità mai raggiunta prima, la consapevolezza della morte e so che essa è sempre in agguato, anche in questo momento. Questa consapevolezza cambia molta cose: rende più preziosa la famiglia, fa capire che non è il caso di angustiarsi per molti problemi, rende importante il divertimento, fa sì che l’amore diventi l’obiettivo più grande della vita. Rende l’oggi un dono e il domani un sogno. Il cancro che mi ha colpita ha reso la mia esistenza più piena e più ricca. Ecco, questi sono i benefici che mi sono giunti dalla malattia.
Ho sempre creduto che il cancro non mi avrebbe uccisa, che alla fine sarei morta per qualche altra causa. Sono contenta di aver avuto un cancro. Mi ha portato grandi benefici: sono diventata una persona più forte e sempre determinata a fare oggi quello che non so se avrò la possibilità di fare domani.
Mi mantengo in buona salute seguendo una dieta ad hoc e facendo regolare esercizio fisico. Mi piace camminare, giocare a golf e praticare lo yoga. E, sia pure con grandi sforzi ho imparato a godermi le attenzioni degli altri nei miei confronti. Parte della mia forza mi è giunta da un gruppo di amiche che frequento da trent’anni e che chiamiamo tra noi “le signore’. Mi hanno fatto risparmiare migliaia di dollari in psicoterapia!
Mi sono liberata dal cancro, ma non dai suoi effetti. Oggi possiedo, con rara profondità mai raggiunta prima, la consapevolezza della morte e so che essa è sempre in agguato, anche in questo momento. Questa consapevolezza cambia molta cose: rende più preziosa la famiglia, fa capire che non è il caso di angustiarsi per molti problemi, rende importante il divertimento, fa sì che l’amore diventi l’obiettivo più grande della vita. Rende l’oggi un dono e il domani un sogno. Il cancro che mi ha colpita ha reso la mia esistenza più piena e più ricca. Ecco, questi sono i benefici che mi sono giunti dalla malattia.
Questo mirabile esempio di resilienza è tratto dal libro:
Il vantaggio della resilienza (come uscire più forti dalle difficoltà della vita) del dott. Al Siebert
La resilienza è la capacità di adattarsi alle crisi e ai cambiamenti improvvisi diventando più forti e approfittando di quanto accaduto per migliorare la propria esistenza. Uno dei motti più significativi del resiliente è:
La vita talvolta è ingiusta ma non è detto che questo sia un male.
Il bello della resilienza è che non si tratta di una virtù innata ma può essere appresa.