Al momento stai visualizzando Ideologia gender e studi di genere: di cosa si tratta?

 

Dell’ideologia gender si parla molto ultimamente, vediamo di cosa si tratta e che rapporti ha con gli studi di genere.

 

Tutto ha avuto inizio  nel secolo scorso in seguito agli studi del dott. Money sui bambini dalla sessualità incerta. E’ stato lui ad elaborare la teoria secondo cui il sesso non è un parametro biologico immutabile ma  modificabile . In pratica   sarebbe bastato somministrare ad un tizio, (o ad una tizia), dosi adeguate di ormoni dell’altro sesso ed effettuare delle operazioni di chirurgia plastica ai caratteri sessuali primari e secondari  e questi avrebbe finito per vedere sè stesso come una femmina, (un maschio).

Allo stato delle conoscenze scientifiche di quel periodo questa teoria poteva anche avere senso, in fondo succedeva proprio questo con i ragazzi dalla sessualità incerta ma ovviamente una teoria ha bisogno di prove sperimentali inoppugnabili per poter diventare legge ed essere accettata dalla comunità scientifica.

Neanche a farlo apposta il dott. Money si ritrova tra le mani un caso assolutamente eccezionale che potrebbe fornirgli la prova tanto attesa. Due gemelli, (le teorie vanno provate grazie ai gemelli perchè condividono sia l’ambiente che i geni), vengono portati in ospedale per essere sottoposti alla mutilazione genitale maschile chiamata circoncisione e purtroppo uno dei due perde il pene.  I genitori disperati ascoltano per radio il dottore che illustra la sua teoria e pieni di speranza si rivolgono a lui.  Chirurgicamente al bimbo vengono asportati i testicoli, gli vengono somministrati ormoni femminili, gli verrà dato un nome femminile e verrà cresciuto come una ragazza.  In pratica se la teoria del dott. Money fosse vera il bambino avrebbe avuto una vita normale come bambina e del suo passato maschile non avrebbe  dovuto esserci più traccia.

Purtroppo per la piccola vittima le cose non andarono così ed egli non riuscì mai a percepirsi come femmina al punto da essere espulso dal bagno delle bambine perchè si ostinava a fare pipì in piedi.

La debolezza di money fu l’aver sempre descritto l’esperimento come un successo mentre invece fu un vero fallimento e lo stesso bambino divenuto ormai grande e conosciuta la sua vera storia lo sbugiardò. Oggi, (anche grazie all’esperimento del dott. Money),  sappiamo che l’identità sessuale si forma in gravidanza e si sviluppa a fasi , (in un periodo si sessualizza il corpo e in un altro il cervello), per cui se si verifica un problema ormonale in un periodo della gravidanza allora può succedere che il corpo del feto si sviluppi in un sesso e il cervello in quello del sesso opposto.

E’ per questo che i medici non danno più ormoni alle donne incinte.  Quando il sesso del cervello e quello del corpo sono diversi a “vincere” è  sempre il cervello, è  per questo motivo che il transessuale cerca di uniformarsi al sesso del suo cervello. Di buono c’è da dire che adesso si aspettano i 18 anni prima di operare un bambino dal sesso incerto proprio grazie al sacrificio del povero Bruce-Brenda-David.

Le teorie del dott. Money, legittime quando non si sapeva nulla di come si formasse il sesso, e purtroppo non corredate dai veri risultati degli esperimenti approdarono alla politica. 
Sembrerebbe che ad accogliere entusiaticamente le tesi del dott. Money fosse stato un piccolo gruppo estremista, il cosiddetto lesbofemminismo in cui impegno politico e preferenza sessuale non sono distinti, in pratica coloro che si riconoscevano nella frase  “Il femminismo è la teoria, il lesbismo la pratica”.   Questo gruppo avrebbe veicolato le tesi sul gender verso gli altri gruppi femministi che videro l’opportunità di affermare che la condizione di uomo e di donna non fosse una determinazione biologica ma una costruzione culturale.

“donne non si nasce ma si diventa”  frase attribuita a Simone de Beauvoir

Contemporaneamente avrebbero veicolato le tesi sul gender verso il mondo dell’attivismo omosessuale che vide in queste  l’opportunità di dichiarare che se ogni bambino fosse davvero libero dai condizionamenti della società sceglierebbe da solo quale fosse il suo sesso.

 

I transessuali sono forse  dei pazzi che si sottopongono a trattamenti medici atroci per un puro vezzo?

Ovviamente no!  Questo è stato un grave errore dell’attivismo lgbt che ha ridotto la condizione del transessuale ad una scelta di campo e non invece ad una dolorosa necessità quale realmente è.

Il cervello umano non sopporta le incongruenze ma queste non hanno uno stesso impatto, le incongruenze esterne sono tuttosommato gestibili mentre le incongruenze interne sono intollerabili.  Mi spiego meglio, una inconguenza esterna è, ad esempio,  il motivo per cui ridiamo quando il comico si traveste da donna. Il cervello vede il soggetto vestito da donna e lo classifica come donna poi però altri dettagli lo portano a vederlo come uomo e quindi si crea una incongruenza che genera una condizione di disagio a cui il cervello risponde con una risata, (il riso si è evoluto perchè  è un segnale di cessato pericolo e per questo crea sollievo), in pratica ridendo dice: “non è una cosa seria non ci perdo tempo”.  Un altro esempio di incongruenza esterna può essere la corte da parte di un uomo omosessuale ad un uomo eterosessuale. Un uomo eterosessuale si vede come uomo  ma se gli viene riservato un trattamento da donna , (per chi è eterosessuale la corte da parte di un uomo è riservata ad una donna), il suo cervello vede una incongruenza che crea un disagio a cui deve dare una risposta, disagio che nei casi più gravi può dare anche origine ad una risposta psicotica.
Al contrario le incongruenze interne sono devastanti. Al solo scopo di far comprendere meglio la cosa faccio l’esempio degli apotemnofili ovvero persone  che provano il desiderio di amputarsi un arto sano. Secondo l’opinione, che ritengo geniale , del neuroscienziato Vilayanur S. Ramachandran il cervello possiede una mappa precisa del proprio corpo e quindi , a causa di un problema neurologico, la parte della mappa relativa all’arto in questione negli apotemnofili è compromessa e per questo il cervello non riconosce quell’arto come proprio.  Questa incongruenza interna è talmente grave che metà degli apotemnofili si fanno amputare l’arto sano e voi potete benissimo immaginare quanto sia dura la vita di un mutilato eppure queste persone la preferiscono al persistere della incongruenza.
Similmente il transessuale ha un cervello di un sesso ma per un errore in fase di gestazione si ritrova in un corpo dell’altro sesso e questo crea una grave incongruenza interna a cui il soggetto cercherà in ogni modo di porre rimedio anche a costo di sottoporsi a dolorosissimi trattamenti medici.

 

L’ideologia gender e l’omosessualità sono legate?

L’ideologia gender in realtà non si occupa di omosessualità in senso stretto, è stata l’accoglienza entusiastica da parte dell’attivismo omosessuale delle tesi di Money ad aver generato questa idea nella collettività. Un gay non vede necessariamente sè stesso come una femmina anzi! Spesso un gay vede sè stesso come un maschio anche se i suoi meccanismi di attrazione, (almeno a giudicare dagli studi di Ivanka Savic) , sono gli stessi delle donne eterosessuali per cui si sente attratto, in modo simile alle donne, da un feromone presente nel sudore maschile.
Allo stato delle conoscenze attuali l’omosessualità sembrerebbe di origine epigenetica, ovvero la componente genetica è necessaria ma non sufficiente.  Capire cosa e come faccia sviluppare in un individuo l’omosessualità è di vitale importanza in quanto si tratta di una evidente eccezione alle leggi di Darwin e per capire bene una legge bisogna aver ben chiare le sue eccezioni.

 

Il dottor Money, medico di fama o criminale?

Chi si oppone all’ideologia gender non raramente nutre anche una forte avversione per il dott. Money (nota 1) e tende a considerarlo una specie di dott. Mengele.  E’ vero, il suo esperimento ha distrutto una intera famiglia però siamo onesti, se perdessimo tutte le conoscenze degli ultimi anni e tornassimo negli anni ’60 anche noi di fronte ad un bambino che ha perso il pene durante una circoncisione faremmo esattamente ciò che è stato fatto sia come genitori che come medici pur di assicurare al bambino una vita normale come donna visto che come uomo la cosa gli era stata preclusa.  Anche le ricerche del medico sulle parafilie vanno viste in prospettiva, a quei tempi ci si muoveva in settori inesplorati ed era facile prendere abbagli o seguire sentieri sbagliati.  Anche nel caso del famoso esperimento su Bruce-Brenda-David dobbiamo pensare che i limiti etici variano nel tempo e diventano sempre più pressanti in funzione anche degli eccessi che si verificano, basti pensare alla sperimentazione fatta per il vaiolo, non consideriamo Jenner una specie di medico nazista solo perchè all’epoca era normale operare in quel modo e soprattutto perchè aveva individuato la soluzione giusta e il bambino divenne immune alla malattia. Certo! Probabilmente il modo di sperimentare di Money avrebbe fatto storcere il naso ai comitati etici di oggi ma al tempo le cose erano diverse.
Dovremmo invece concentrarci su un altro tema, sulla debolezza tutta umana avuta dal dott. Money che ha spacciato per riuscito un esperimento fallito e quindi ha violato un  vincolo etico tra gli scienziati e soprattutto quanto quella debolezza sia stata devastante non solo perchè ha generato una ideologia i cui effetti sono ancora tutti da comprendere ma perchè vedendo che le cose non andavano come sperava ha sottoposto sia Bruce-Brenda-David che il fratello a uno stress sempre maggiore traumatizzandoli profondamente al punto che i genitori smisero di mandarli da lui. Di fatto questo non voler accettare il fallimento ha condannato i due ragazzi al suicidio.
Parlare di cattiveria in questo caso sarebbe ingeneroso ma sicuramente quella debolezza ha creato molti danni.

 

Ideologia gender e studi di genere, sono la stessa cosa?

In teoria no anche se spesso le due cose si intersecano e si richiamano.  Gli studi di genere erano molto di moda nel secolo scorso, (la scienza ha fatto notevoli passi avanti da quel tempo, basti pensare al fatto che oggi possiamo utilizzare gli scanner cerebrali per studiare il cervello in azione).  Si basano sostanzialmente sul principio della tabula rasa secondo cui un bambino alla nascita è sostanzialmente riprogrammabile dalla società a piacimento anche se non si occupano direttamente del sesso e della conformazione del corpo come fa l’ideologia gender.  Detta in maniera molto estremizzata e semplificata se mi avessero messo il fiocchetto rosa a scuola io sarei cresciuto come una bambina, (per  l’ideologia gender anche  i miei meccanismi di attrazione sarebbero cambiati mentre gli studi di genere tendenzialmente non si occupano di questo aspetto). Negli ultimi anni una fondamentale disciplina si è affermata e ormai ha conquistato il mondo scientifico ed è la psicologia evoluzionistica secondo cui anche sull’uomo hanno agito gli stessi meccanismi individuati da Darwin.  Gli evoluzionisti hanno contestato l’idea della tabula rasa affermando che la società può solo ampliare delle differenze che già esistono ma non le può creare dal nulla.  Il cervello di uomini e donne è stato programmato per compiti diversi, (non si capirebbe perchè la natura avesse messo nella testa di gatte o cricete degli istinti legati alla riproduzione e cura della prole e nella donna no), tra l’altro oggi  sappiamo che a partire dal  sesto mese di gravidanza  il cervello femminile si rimpicciolisce per poi riassumere le dimensioni di prima dopo 6 mesi dal parto proprio perchè la natura ha previsto la necessità di “riprogrammare” il cervello femminile in modo da gestire al meglio le maternità che avrebbe avuto e che il cervello femminile varia di dimensione durante il ciclo mestruale (vedi nota 2)  e queste non sono affatto differenze da poco.  Inoltre uomini e donne si sono evoluti in ambienti diversi e  quindi hanno sviluppato delle caratteristiche diverse almeno in media.

Se siete interessati a capire meglio cosa distingue gli studi di genere e la psicologia evoluzionista guardate il video di una ottima trasmissione fatta in Norvegia.

https://www.youtube.com/watch?v=2qx6geFpCmA

Non preoccupatevi, ci sono i sottotitoli in italiano. Si tratta di una inchiesta televisiva fatta veramente molto bene proprio nella patria degli studi di genere messi in crisi dal famoso paradosso norvegese.

 

 

 Esiste l’ideologia gender?

Oggi sostenere le tesi del dott. Money  è esattamente come affermare che il sole gira attorno alla terra, una teoria molto di moda e legittima quando non si avevano prove sufficienti ma adesso che osserviamo lo spazio in tutti i modi possibili non è più condivisibile.

Una legittima tesi scientifica dimostratasi errata non può che estinguersi a meno di diventare una ideologia ovvero una tesi che si accetta indipendentemente dalle prove ed è esattamente quello che è successo.

Il problema non è quindi se l’ideologia gender esiste in quanto esiste! Semmai il problema è capire quanto sia seguita e quanto sia in grado di influenzare le scelte della politica.

Poichè si è dimostrata falsa i suoi tanti sostenitori o hanno cambiato idea o hanno sfumato le loro posizioni almeno in pubblico.  In pratica si è rinnegata, almeno in pubblico,  la teoria principale ma ci si è concentrati sulle sue implicazioni per cui i frutti di questa ideologia vanno ricercati nei dettagli.  Prendiamo ad esempio un articolo a firma Chiara Lalli in cui sostanzialmente contesta l’esistenza dell’ideologia gender pur accettandone nei fatti alcuni fondamenti. Vediamo un passaggio illuminante.

In biologia ci sono i due estremi (M e F), ma ci sono anche molte possibilità intermedie. Esistono molti stadi di intersessualità, come l’ermafroditismo, la sindrome di Morris e quella di Swyer, e ci sono casi in cui è controversa la definizione di intersessualità, come la sindrome di Turner o di Klinefelter (si veda il film XXY). Anche alcune di queste condizioni sono definite patologiche (disordini di differenziazione sessuale o di sviluppo sessuale), ma pure definire una “patologia” non è così agevole come potrebbe sembrare.”

Tradotto in parole semplici l’autrice sostiene che maschio e femmina non sarebbero altro che le estremità di una vasta gamma di possibilità, un pensiero perfettamente in linea con l’ideologia gender, e contesta l’idea che maschio e femmina siano i due sessi e i casi diversi non siano altro che anomalie.

Il nodo della questione è tutto sommato semplice, le eccezioni alla regola sono caratteristiche o condizioni patologiche? La parola sindrome in realtà indica un insieme di sintomi e questo dovrebbe di per sè chiarirci le idee visto che non esiste la sindrome degli occhi marroni.
Ma andiamo con ordine, cosa distingue una caratteristica da una patologia?

Per la natura l’errore è una forma di progresso, con una logica molto crudele la natura distribuisce a caso delle variazioni e se queste sono negative l’individuo a cui sono capitate soccombe e/o non si riproduce e quella variazione non si propaga, se la variazione è vantaggiosa il fortunato la trasmette, se non è particolarmente vantaggiosa o particolarmente svantaggiosa resta nella specie senza nè affermarsi nè estinguersi.  Va detto che il concetto di malattia è da sempre stato influenzato da fattori politici, ambientali, storici, culturali ecc. Per capirci, un eterosessuale nel paese degli omosessuali sarebbe considerato un malato.  Poichè la mia cultura è profondamente influenzata dalle scienze esatte non riesco a “pensare” senza delle definizioni rigorose di ciò che è oggetto di analisi e per questo preferisco usare i seguenti 3 criteri per definire una caratteristica:


1) non deve dare origine ad elementi sterili per l’ovvio motivo che non potrebbe trasmettersi;

2) deve trasmettersi seguendo le regole della genetica;
3) non deve essere causata da un malfunzionamento di un organo o da una condizione patologica (altrimenti sarebbe un sintomo) e/o non deve dare origine ad un malfunzionamento, (per capirci, una malformazione cardiaca non può essere considerata una caratteristica perchè riduce la qualità della vita o riduce la vita stessa).

La citata sindrome di Morris ad esempio è causata da un malfunzionamento perchè il soggetto non è in grado di metabolizzare il testosterone e quindi io la considererei una malattia.  Anche la citata sindrome di Klinefelter è generata da una anomalia cromosomica per cui il portatore ha un cromosoma in più , (XXY invece di XY),  ma una cosa simile avviene anche con la sindrome di down e non ho sentito nessuno non considerarla una anomalia.

 

Perché è così importante distinguere tra caratteristica e condizione patologica?


La differenza non è da poco, a breve avremo anche la conoscenza necessaria per correggere se non tutte sicuramente molte delle anomalie durante la formazione del sesso esattamente come siamo in grado di correggere sui feti alcune  anomalie cardiache ma si pone un dilemma etico:
se correggere una anomalia, ad es. cardiaca, è cosa sacrosanta , correggere una caratteristica è cosa orrida quindi come agire?
Mi spiego meglio, se l’idea che un genitore o lo Stato intervenga sul feto per correggere una caratteristica, ad esempio gli occhi marroni, farebbe inorridire qualsiasi comitato etico, nessuno considererebbe meno che sacrosanto operare un feto affinché il suo cuore non abbia a soffrire a causa di una malformazione.

 

Un fondamento dell’ideologia gender è quindi l’idea che le varie sindromi che alterano lo sviluppo del sesso in una persona non siano altro che delle variazioni sul tema e non delle condizioni patologiche e  che di fatto la loro esistenza dimostri che esistano “infinite” possibilità.

Fermo restando che non si può rimproverare ad una persona l’essere lo sfortunato portatore di una condizione patologica va detto che le condizioni patologiche citate non sono una delle possibili forme del sesso negli homo sapiens esattamente come nascere con un solo braccio (o con tre) non rappresenta una struttura diversa del corpo dell’essere umano ma solo una sfortunata anomalia.  In natura i fenomeni sono generati da elementi binari ( ad esempio alto-basso , polo positivo e polo negativo, sorgente calda e sorgente fredda)  e non fa eccezione la riproduzione sessuata dove due sessi bastano per generare diversità genetica in maniera semplice (le energie da spendere in ricerca partner, corteggiamento ecc. sono sicuramente minori rispetto al caso in cui esistessero tre sessi, ognuno  con un ruolo nella riproduzione).

 

Contro l’ideologia gender ci sono solo i bigotti della chiesa?

Anche se odio la propaganda, (in quanto  il suo scopo è far credere il falso o peggio dire il vero facendo in modo che l’ascoltatore capisca il falso), ne conosco i meccanismi.

In questo caso viene applicato esattamente lo stesso meccanismo utilizzato anche contro i no global: si focalizza l’attenzione sul ragazzo che dice che se non assalti una banca sei incoerente o sui danni causati da centri sociali e  black bloc per evitare di entrare nel merito delle questioni.  Pur considerando io la globalizzazione un fenomeno positivo e comunque irreversibile  credo che sia veramente da sciocchi non porsi delle domande e fare tutte le analisi  necessarie ascoltando tutte le voci in campo, no global inclusi.  Accettare verità precotte in un campo che inciderà profondamente nella vita delle persone è insensato.
Analogamente a breve avremo tecnologie in grado di riprogrammare addirittura geneticamente l’essere umano e di cambiarne l’essenza, non porsi il problema di come governare questi strumenti inseguendo un astratto progressismo fine a sè stesso  è  semplicemente folle.  La chiesa ha  2000 anni di analisi e di complesse discussioni sull’essenza dell’essere umano e quindi sarebbe assurdo escludere dal dibattito questo fondamentale bagaglio culturale.  In ogni caso voci profondamente critiche verso l’ideologia gender o i suoi frutti vengono anche dal mondo dei pensatori marxisti  quali Diego Fusaro (vedi video)  e l’interferenza (vedi articolo).
L’on. Tiziana Ciprini, psicologa eletta parlamentare nei 5 stelle ha espresso il suo pensiero critico in questo video.  I già citati psicologi evoluzionisti hanno  contestato le conclusioni degli studi di genere come avrete potuto ben vedere nel video indicato prima.  Contro le conclusioni degli psicologi evoluzionisti è stata esercitata una profonda censura da parte della elite culturale prona agli studi di genere che ha rallentato di qualche anno la sua affermazione anche se la censura non può fermare argomenti inoppugnabili.  Nel suo libro (nota 3)  Kenrick Douglas, uno dei primi a scoprire la psicologia evoluzionistica, racconta con le seguenti parole l’opera di censura operata sui suoi lavori.

“Benchè i nostri risultati sulla dominanza e l’attrattiva fossero chiari e attendibili, occorsero più di dieci anni per farli pubblicare.  A nostra insaputa, a quel tempo gli eserciti del politically correct erano impegnati ad epurare il mondo accademico con le energie combinate dei rivoluzionari culturali di Mao Tse Tung e dei crociati sessuofobi di 1984 di George Orwell.  Sadalla, Vershure e io intendevamo applicare semplicemente agli esseri umani concetti evoluzionistici chiariti negli animali, ma quando cercammo di pubblicare i nostri risultati scoprimmo che in realtà stavamo commettendo dei veri e propri reati d’opinione , come si espresse una specialista che valutò la pubblicazione del nostro primo studio: “come femminista e come studiosa, sento il dovere di proteggere i lettori meno preparati di una rivista da questo tipo di pensiero intrinsecamente maschilista”.  Le nostre scoperte furono giudicate così pericolose da suscitare il desiderio di proteggerne anche altri ricercatori! Sembrava davvero che io avessi letto della pornografia intellettuale, e che suor Katherine Mary mi avesse colto con le mani nel sacco.”

Insomma gente che si pone in maniera critica verso l’ideologia gender e gli studi di genere ce ne è anche se, come è logico quando si affronta un problema così complesso,  con una diversità e ricchezza di posizioni e analisi.

 

I matrimoni gay

Personalmente resto perplesso nel vedere l’attivismo omosessuale chiedere il matrimonio anche per i gay , a ben vedere le leggi esistenti la cosa equivale a correre con una mela in bocca verso lo spiedo degli avvocati divorzisti, ormai gli unici che guadagnano veramente con i matrimoni. Io avrei chiesto forme di accordi personalizzati con clausole scelte tra un insieme di impegni ritenuti accettabili e dove venga previsto a priori cosa sarebbe successo in caso di divorzio, (così … giusto per la cattiveria di non far arricchire gli avvocati divorzisti).   E’ talmente forte il desiderio di omologazione da far chiedere cose oggettivamente svantaggiose.

In senso stretto matrimoni gay e ideologia gender non fanno parte  dello stesso pacchetto anche se generalmente  i genderisti tendono a promuoverlo e alcuni tra gli oppositori dell’ideologia gender a considerarlo un elemento di disgregazione dell’stituzione matrimonio.
Se tutto è matrimonio allora niente è matrimonio è la principale opposizione ed in effetti una istituzione ha bisogno di limiti invalicabili, già negli Stati Uniti dopo la decisione di autorizzare i matrimoni gay  è  partita la richiesta di far rientrare nel matrimonio la poligamia e alcuni ricercatori hanno posto il problema dei matrimoni tra umani e robot , (due progetti stanno lavorando alacremente per creare una copia esatta di un cervello umano utilizzando elementi artificiali. Synapse ,data inizio 2008, e Human Brain Project ,data inizio 2010. La data prevista per la realizzazione degli obiettivi è il 2023 per cui gli automi molto simili agli esseri umani sono sempre più vicini).

Dobbiamo però essere onesti, il processo in atto di annacquamento dell’istituzione matrimonio è sicuramente problematico ma il vero colpo mortale lo sta dando la gestione folle delle separazioni dove il comprensibile rancore dei separandi non trova uno Stato capace di portare saggezza ma che al contrario crea ed esaspera ogni tipo di conflittualità.

 

Genitore 1 e genitore 2: 

E’ il caso di dire “cca’ nisciuno è fesso” , non si tratta di un semplice provvedimento burocratico, come spesso si racconta e basta ascoltare i suoi sostenitori per capirlo, si tratta di una visione della umanità dove i ruoli di madre e padre perdano la loro consistenza e vengano sostituiti dall’indifferenziato. Sarebbe bene che si affrontasse l’argomento in maniera onesta e senza nascondersi dietro motivazioni di facciata.
Uno degli argomenti che si portano a favore dell’indifferenziazione dei genitori è il fatto che i figli di coppie omosessuali si sentirebbero a disagio.  A parte il fatto che la via maestra è sempre la serena accettazione della propria condizione e non nascondere le cose che comunque tornerebbero sempre a galla prima o poi ma succede la stessa cosa anche ai bambini che nascono senza un braccio e non per questo tagliamo braccini a tutti i bimbi.

Va anche considerato che  i gay sono il 5-6% della popolazione e le lesbiche il 2-3% e quindi la probabilità che un loro figlio adottivo o con utero in affitto e sperma o ovuli di terzi sia omosessuale non potrà essere molto elevata , (tra l’altro, allo stato attuale delle conoscenze, l’origine dell’ omosessualità è di tipo epigenetico) e non sarà certo un bene nascondere in ogni modo  ai bambini  il senso e il ruolo di madre e padre visto che dovranno con altissima probabilità ricoprire uno di questi due ruoli e relazionarsi strettamente con l’altro.

In ogni caso se in tutta onestà  uno ritiene  che la sua scelta sia giusta allora guardi suo figlio negli occhi e gli spieghi perchè lui ( e non il destino) ha deciso che suo figlio debba rinunciare a conoscere metà della sua storia biologica e debba crescere senza madre o padre. Se le motivazioni sono oneste e rispettose dell’interesse del bambino allora  non ci sarà problema a giustificare le proprie azioni.

 

 

Educazione sessuale nelle scuole e il gioco del rispetto

 

L’allarme sui corsi di masturbazione per bambini è stato generato dalle seguenti affermazioni a pag 38 del documento dell’oms (vedi documento) relative ai  bambini dai 0-4 anni.
“gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce “, “scoperta del proprio corpo e dei genitali”.

Cosa volessero dire esattamente è oggetto di diverse dispute però è evidente che gli esimi esperti non si siano resi conto di muoversi in un settore fortemente ideologizzato dove non si può lasciare mano libera all’interpretazione degli operatori.  Personalmente penso che introdurre, cum grano salis, nella scuola delle informazioni sulla sessualità sia una cosa positiva ma con limiti chiari e senza discrezionalità per gli operatori al fine di prevenire interpretazioni “fantasiose”.

 

Altro problema importante è stabilire chi e perchè scrive testi e organizza corsi e incontri nelle scuole.  Questo tipo di operazioni sono tendenzialmente realizzate da elementi usciti dagli studi di genere che abbiamo visto perdere credibilità persino in Norvegia.  Affidarsi interamente a loro non è proprio una idea furba!

Queste cose non possono essere progettate in segreto e presentate come fatto compiuto ma vanno prima discusse pubblicamente e costruite in maniera condivisa coinvolgendo anche chi degli studi di genere non ha una opinione positiva. Io onestamente accoglierei con favore un programma di educazione sessuale nella scuola di mio figlio se a realizzarlo fossero gli psicologi evoluzionisti mentre sarei fermamente contrario se fosse opera di sostenitori degli studi di genere.

 Il gioco del rispetto

Per chi ancora non lo conoscesse si tratta di una applicazione delle tipiche teorie veicolate dagli studi di genere alla scuola.  Una operazione che ha in sé i tipici difetti appena descritti, non è frutto di una ampia discussione e dibattito ed è imposta dall’alto in nome di un progressismo a senso unico.

Nel merito mi è veramente difficile dire qualcosa visto che non mi sono mai occupato di bambini e quindi non so quanto possa essere negativa questa  ipersessualizzazione ma la psicologa Valentina Morana ha analizzato il gioco e in questo video ha posto i suoi rilievi che a me appaiono molto sensati.

Perchè la scuola rappresenta un elemento critico?

Ogni regime dittatoriale dal nazismo al comunismo ha sempre cercato di imporre le proprie ideologie partendo dai bambini. Ogni regime ha cercato di costruire strutture alternative alla famiglia dove veicolare più facilmente le proprie idee e far diventare il partito la  vera famiglia. Tutti conosciamo ad esempio l’organizzazione balilla o i figli della lupa oppure abbiamo sentito parlare  Pavel Morozov, il ragazzo che la propaganda sovietica ha esaltato come eroe e modello per aver tradito i propri genitori denunciandoli al partito, i più informati conoscono la strategia di Pol Pot che usava proprio i bambini convincendoli a denunciare i genitori che, magari in un momento di sconforto, esprimessero critiche al suo regime. I poveri bambini cambogiani, che magari male interpretavano le parole dei propri genitori, furono trasformati in coloro che  causavano la morte di chi li aveva generati.

Insomma ogni regime da cui stare ben lontani costruisce la sua fortuna sui bambini e questo è un dato di cui tener conto ed è per questo  che ogni allarme va sempre valutato con grande attenzione. Le scomuniche verso chi esprime perplessità mi rendono molto sospettoso, in questo settore voglio capire bene e per capire bene voglio ascoltare tutti.

Ovviamente non tutti sono motivati da ideologie discutibili, molte persone sono in buonafede e credono realmente che basti un corso a scuola per infondere passione o rispetto.  Niente di più sbagliato, la scuola può solo imporre la conoscenza di nozioni o affinare delle abilità. Ad esempio, lo studio della divina commedia di Dante è obbligatorio  ma quanta gente si è appassionata a questa opera grazie alla scuola?
Un professore ispirato e appassionato può trasmettere la sua passione ma solo a studenti predisposti, non a tutti.
Paradossalmente è più facile che la scuola trasmetta l’avversione verso una materia che non la passione.  Essere costretti ad ascoltare e studiare cose che non ci interessano o a cui siamo ostili crea ovviamente un disagio a cui si cerca di dare risposta o rendendosi apatici e impermeabili oppure con dei riti, ricordo ad esempio che alcuni miei coetanei avevano inventato addirittura il rito di bruciare i libri, un rituale in cui al fuoco si affidava il compito di sciogliere la frustrazione accumulata usando i poveri testi come capro espiatorio.

 

 

Esiste il complotto gender?

Boh!
I pensatori marxisti citati e la stessa on. Ciprini  ne sono convinti anche se ne vedono aspetti diversi. E’ chiaramente possibile, io ovviamente non  ho accesso ai documenti riservati della polizia e dei servizi segreti e quindi non dispongo di tutte le informazioni utili, ma l’idea di un gruppo di persone incappucciate  che nel segreto di una stanza progetta i destini del mondo non mi convince molto e resto  scettico sulla capacità  delle congiure di alterare il corso della storia, (ad esempio la congiura contro Cesare, in teoria un successo,  non ha fatto risorgere la repubblica).
Al contrario io credo molto negli interessi convergenti dove intere categorie inseguendo il puro e semplice proprio tornaconto finiscono per creare grandi cambiamenti tendenzialmente negativi.  Nello specifico credo che a favorire l’affermarsi degli obiettivi dell’ideologia gender vi siano i seguenti interessi convergenti.

a)  Il bisogno di tecniche sempre più raffinate di procreazione assistita che utilizzino utero in affitto al momento e a breve l’utero artificiale per soddisfare la richiesta di donne con problemi all’utero e coppie omosessuali ha favorito la nascita e lo sviluppo di aziende che utilizzano queste tecniche.  Queste aziende sono ovviamente interessate ad espandere ed ampliare al massimo  il proprio mercato.

b) Gli avvocati divorzisti, talvolta aiutati dai magistrati, hanno alimentato la guerra tra famiglia paterna e famiglia materna creando diffidenza, (stranamente i politici , in questo caso, non hanno colpe perché hanno fatto una buona legge purtroppo disapplicata).   Poiché i nonni paterni e il padre sono penalizzati nelle separazioni e perdono spesso i contatti con i figli (nipoti) viene creata di fatto l’esigenza di nuove nascite senza l’intervento della famiglia materna e quindi si amplia il mercato delle aziende che dispongono di uteri artificiali.  Il prossimo arrivo della pillola per l’uomo permetterà di eliminare anche le gravidanze “casuali”.

c) La richiesta di sostituire i termini madre e padre con il genitore indifferenziato permette di superare anche gli ostacoli culturali ed etici verso il figlio di un solo genitore.

d) Il sistema consumista e le aziende amano moltissimo l’individuo senza identità e senza relazioni familiari importanti perchè è un ottimo consumatore, (se non altro acquista per compensare il proprio disagio). Non a caso i  marxisti vedono soprattutto questo aspetto come motivazione nella realizzazione degli obiettivi dell’ideologia gender.    Poichè le famiglie di oggi sono già molto atomizzate, riuscire ulteriormente a   ridurle ad un solo genitore con un figlio rappresenta un ottimo risultato per loro.

Come si può ben vedere non occorre affatto un gruppo di personaggi incappucciati che si riunisce in una stanza per ottenere il risultato della famiglia composta da un solo genitore e un figlio, basta lasciare che i gruppi con interessi convergenti vadano dritti  per la loro strada.

 

Sarà questo il futuro della specie umana?

Secondo me no!  ci sono anche altri interessi convergenti che scalpitano e quindi il genitore indifferenziato e tendenzialmente unico  sarà solo il primo passaggio, quello che renderà meno doloroso il secondo passaggio.

 

1) Le tecniche di ingegneria genetica rappresentano un ottimo business.

2) Le aziende  hanno interesse ad avere lavoratori generati con caratteristiche utili, (lavorare parecchio tempo senza stancarsi, avere arti adatti a scopi specifici ecc).

3) Lo stato ha interesse ad intervenire geneticamente sui nuovi nati per realizzare i suoi scopi (risparmiare sui servizi, avere super soldati ecc).

La logica di slittamento sarà più o meno questa: se i figli possono essere generati in un utero artificiale con materiale genetico (ovulo o sperma) ricavato in laboratorio allora il genitore superstite a che serve?  Se la specie umana può essere migliorata perché non farlo? Perché non creare umani con  caratteristiche selezionate ed utili? Che senso ha farli crescere dal genitore unico? Non sarebbe meglio far crescere i super bambini in strutture ad hoc dove le loro caratteristiche potranno essere valorizzate? Gli altri hanno i super operai, dobbiamo fabbricarli anche noi …

 

Ettore Panella

 

nota 1

https://it.wikipedia.org/wiki/John_Money

nota 2

Louann Brizendine: il cervello delle donne

nota 3

Kenrick Douglas T.:  “Sesso, crimini e il senso della vita. Indagine sulla natura umana”

 

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