Dell’atroce attentato di Dacca si è detto molto ma due storie per certi versi opposte ci offrono lo spunto per analizzare un interessante aspetto dei doveri tradizionalmente attribuiti agli uomini.
Provate ad immaginare questa scena: un uomo è al ristorante con due sue amiche e un commando di fanatici irrompe nel locale. A lui permettono di andare via, le sue amiche al contrario verranno uccise. Secondo voi cosa dovrebbe fare l’uomo? restare con le amiche o salvarsi?
Nella stessa occasione per un caso fortuito un uomo si trova fuori del ristorante mentre all’interno sua moglie è sotto il tiro dei fanatici e sicuramente verrà uccisa. Secondo voi cosa dovrebbe fare il marito? Raggiungere la moglie suicidandosi di fatto o salvarsi?
Attenzione! Ciò che vi chiedo non è cosa fareste voi ma cosa secondo voi sarebbe giusto fare. Rispondete onestamente !
In realtà queste due storie si sono svolte realmente nell’attentato di Dacca con il giovane bengalese che sceglie di restare con le amiche e l’italiano che non raggiunge la moglie. A giudicare dai commenti in rete volti ad esaltare la scelta del ragazzo e in qualche modo criticare quella del marito, (spesso con i commenti del tipo falso amico ovvero apparentemente ci si mostra comprensivi ma di fatto si esprime una critica nascosta in mezzo a molte parole), sembrerebbe che la maggioranza delle persone , (e probabilmente anche voi), ritenga opportuno che l’uomo muoia insieme alle amiche o la moglie. Nel caso di estranee invece il discorso sarebbe diverso e ben pochi riterrebbero men che sensato salvarsi.
Per correttezza va detto che psicologicamente non si tratta proprio della stessa cosa, sicuramente è più impegnativo mettersi in salvo abbandonando le amiche o le persone care piuttosto che trovarsi per un caso fortuito al sicuro e consegnarsi volontariamente ai carnefici.
Provate ora ad invertire il sesso delle persone coinvolte: due amiche possono abbandonare il locale lasciando da solo il loro amico che verrà ucciso. Cosa dovrebbero fare? La moglie è fuori dal locale mentre il marito è dentro, secondo voi cosa dovrebbe fare?
Probabilmente la maggioranza di voi dirà che queste donne farebbero bene a salvarsi e che anzi qualora volessero restare o consegnarsi l’uomo dovrebbe sdegnosamente rifiutare la loro offerta e mandarle via affinchè si salvassero.
Perchè questa disparità di giudizio e perchè i due uomini hanno fatto scelte così diverse?
La risposta è molto semplice, tradizionalmente la difesa delle donne è un compito che spetta ai loro compagni o agli uomini della loro famiglia, si tratta di un dovere non eludibile a cui si deve adempiere anche se non si è materialmente in grado di salvare le donne che gli sono state affidate ed è per questo che in molti avete pensato che gli uomini avrebbero dovuto scegliere di sacrificarsi ma non avrebbero dovuto farlo per delle estranee, (mica sono state loro affidate). Per lo stesso motivo si è naturalmente portati a pensare che le donne avrebbero dovuto pensare a salvarsi proprio perchè la difesa non è un compito affidato a loro.
Non a caso alcune popolazioni mettevano in retroguardia le donne durante le battaglie proprio per evitare che i loro uomini vedendosi nell’impossibilità di vincere fuggissero costringendoli così di fatto a combattere fino alla morte, la stessa regina Budicca portò le famiglie dei guerrieri ad assistere allo scontro con i romani. Se osserviamo i manifesti del periodo bellico che incitavano all’arruolamento e a sopportare le ristrettezze non potremo non notare il richiamo alla difesa delle donne appartenenti al proprio paese e quindi anche quelle della propria famiglia.
Il ragazzo bengalese ha agito secondo il criterio tipico delle società tradizionali, non potendo difendere le donne a lui affidate, (se escono con lui nella cultura tradizionale gli sono state di fatto affidate, se ci pensate anche da noi quando si riaccompagna a casa una amica bisogna accertarsi che entri nel portone prima di andarsene), ha preferito salvare il suo onore scegliendo la morte. In Italia la cultura tradizionale è da tempo messa in discussione e i ruoli dei due sessi non sono più così netti e di conseguenza anche gli obblighi tradizionali non sono più stringenti come un tempo.
Ettore Panella