Al momento stai visualizzando Come è nata la coppia?

Perchè nelle femmine di homo sapiens sapiens, al contrario di quanto normalmente avviene in natura, l’ovulazione è nascosta? Può avere un ruolo il comportamento carne contro sesso osservato in alcuni primati?  Come da questo si è evoluta la coppia stabile? A queste ed altre domande ho provato a rispondere.

 

 

Cosa ha permesso agli esseri umani di sviluppare il rapporto di coppia?  

Gli evoluzionisti sono sostanzialmente d’accordo sul fatto che a determinare la nascita  del rapporto di coppia stabile sia stata la comparsa dell’ovulazione nascosta ma su come questa si sia affermata e perchè non mi risultano esistere teorie convincenti.  In questo articolo offro il mio tentativo di dare risposta alla lacuna ricordando che di teoria si tratta e non di legge scientifica per cui ciò che sosterrò è pienamente opinabile.
Andiamo per gradi:

la coppia stabile è sempre esistita?

Difficile credere a questa ipotesi visto che solo un 10% di spermatozoi è in grado di fecondare una donna, gli altri servono a bloccare gli spermatozoi di altri uomini e questo ci lascia immaginare una condotta sessuale molto promiscua piuttosto che le coppie stabili o comunque le famiglie a cui siamo abituati a pensare. Non sono in grado di dire se la coppia si sia evoluta direttamente nell’homo sapiens o in qualche ominide precedente ma non doveva essere molto diffusa in tempi remoti.

 

Cos’è l’ovulazione nascosta?

Le femmine delle altre specie animali segnalano in qualche modo di essere in periodo fertile e quindi pronte per l’accoppiamento, lo fanno ad esempio con gli odori, (cosa che avviene anche nell’essere umano grazie ad un feromone chiamato copulina prodotto dalle donne  in periodo ovulatorio anche se il raggio di azione è molto limitato e il suo scopo è essenzialmente fare innalzare, fino ad una concentrazione pari al 150%, il testosterone  nell’uomo con cui si accompagnano), oppure con l’arrossamento della vulva tipica di diversi primati, l’afflusso di sangue alla vulva imita il rossore tipico dei frutti maturi e indica senza ombra di dubbio la sopraggiunta fertilità.
Non si sa quando nè come, nella linea evolutiva che dagli ominidi porta all’homo sapiens, le femmine abbiano smesso di segnalare chiaramente ai maschi il loro periodo fertile anzi addirittura secondo una teoria lo dissimulano.  L’ovulazione nascosta ha permesso la creazione della coppia secondo gli evoluzionisti perchè il maschio non sapendo quando fosse il periodo buono per accoppiarsi sarebbe rimasto in compagnia della femmina accoppiandosi spesso per intercettare l’occasione buone a generare.

 

Quali tipi di relazione esistevano prima della coppia?

Tipologia1

La più ovvia e diffusa in natura è chiaramente la ricerca del partner meglio compatibile geneticamente e capace di assicurare una prole sana.  Una traccia di questo antico comportamento femminile è rimasta nel ciclo femminile dove nella prima parte del ciclo alcuni circuiti cerebrali vengono potenziati e nella seconda parte del ciclo smantellati  (vedi articolo sul ciclo femminile).  Alcuni ricercatori dell’Università di Salisburgo (Austria) hanno verificato che le aree cerebrali soggette a crescita temporanea sono quelle dedicate alla localizzazione spaziale e al riconoscimento dei volti. Gli scienziati hanno ipotizzato che nelle centinaia di migliaia di anni in cui gli esseri umani si sono evoluti fosse fondamentale per le donne in periodo fertile aumentare la loro capacità di muoversi nelle foreste e di riconoscere gli uomini con le caratteristiche più adatte a generare una prole sana.

Tipologia2

L’altra forma di relazione è quella che i biologi chiamano “carne in cambio di sesso” , un comportamento scoperto durante alcuni studi sui primati dove è stato verificato che le femmine hanno più rapporti sessuali con i maschi che portano loro della carne.  Un comportamento che in una visione un po’ estremistica qualcuno potrebbe classificare con il nome di prostituzione.  Anche in questo caso una traccia di questo antico comportamento è visibile negli esseri umani nel caso dell’invito a cena. Ogni uomo pensa che tocchi a lui pagare e la maggior parte delle donne trova una eresia dover pagare anche se dispone di un reddito superiore.  Ovviamente nessun uomo si aspetta di avere sicuramente sesso in seguito ad una cena, (magari lo spera però non ha la certezza),  al contrario di quanto doveva accadere in tempi remoti. Nel tempo si è persa la consapevolezza del motivo per cui la tradizione si sia sviluppata ma la traccia istintiva a quanto pare è sempre presente.

 

Possiamo a questo punto pensare alla coppia come una esaptazione dei due comportamenti appena descritti?

L’esaptazione è un meccanismo che si evolve e sviluppa nuove caratteristiche partendo da uno o più  meccanismi precedenti nati per altri scopi come ad esempio le dita flessibili degli esseri umani, evolutesi per arrampicarsi meglio sugli alberi sono state sfruttate  dagli ominidi per produrre utensili.

 La mia opinione è si! 

Se il comportamento verificato negli scimpanzé fosse stato presente anche negli ominidi allora i maschi avrebbero portato delle porzioni di carne alle femmine con cui speravano di accoppiarsi nel momento dell’estro. Se però alcune femmine, a causa di una mutazione  genetica, non avessero avuto la possibilità di segnalare il periodo ovulatorio e magari fossero state disponibili ad accoppiarsi anche in periodi non fertili avrebbero motivato di più i maschi a portare loro del cibo. Non dimentichiamo che gli obiettivi a breve termine sono molto più allettanti di quelli a lungo termine e quindi avere del sesso subito invece di attendere l’ovulazione per un ominide come per uno scimpanzè avrebbe fatto la differenza, (probabilmente nelle femmine di scimpanzè la mutazione genetica non c’è stata).

La selezione naturale potrebbe aver quindi iniziato a favorire le femmine con ovulazione nascosta mentre quelle con ovulazione evidente o morivano o avevano difficoltà ad allevare i cuccioli che peraltro avrebbero avuto bisogno di molto tempo e risorse prima di diventare autosufficienti .

E’ ipotizzabile che alcune di queste femmine con la mutazione in esame iniziassero ad accoppiarsi solo con un maschio da cui erano attratte (quindi compatibili geneticamente) e che però portasse loro della carne e al contempo questi ultimi iniziassero a portare carne solo ad una o comunque a poche femmine selezionate da cui erano attratti (quindi compatibili geneticamente) e da cui in cambio ricevessero sesso.
Mentre in assenza di esclusiva nessun maschio sarebbe stato  motivato a prendersi cura della prole che avrebbe potuto essere di chiunque con l’esclusiva cominciava ad avere una ragionevole certezza sulla paternità e quindi iniziava ad essere motivato ad occuparsi anche della prole. Non dobbiamo dimenticare che nelle società pre industriali la presenza di un padre triplicava la possibilità dei figli di sopravvivere.

Probabilmente all’inizio il maschio si limitava a portare carne sempre alla/alle stessa/e femmina/e selezionata/e ricevendo in cambio sesso e la madre divideva le risorse con i cuccioli però negli esseri umani è innata anche la tendenza a prendersi cura dei cuccioli di qualsiasi specie di animale evoluto, (cosa che ha permesso la nascita dell’allevamento perchè ad esempio gli umani hanno curato i cuccioli abbandonati di lupo o di pecora), per cui la ragionevole certezza della paternità unita alla tendenza a curare i cuccioli almeno occasionalmente hanno permesso lo sviluppo del “cervello paterno”, ovvero dei circuiti neurali di cura che si sviluppano dopo la nascita del piccolo e che si alimentano grazie al contatto giornaliero padre-figlio.

 Una maggiore protezione per la femmina e per i cuccioli e maggiori disponibilità alimentari sono il vantaggio evolutivo di due genitori tenuti insieme dal sesso che funge da “calamita”, (durante il sesso e con l’orgasmo vi è il rilascio dell’ormone ossitocina che alimenta i legami affettivi). Una maggiore possibilità di sopravvivere dei figli delle coppie stabili ha naturalmente determinato una maggiore diffusione dei loro geni trasformando sia l’ovulazione nascosta da mutazione genetica a standard sia la relazione di coppia come noi la conosciamo nel modello più diffuso.

Probabilmente è in questo periodo che iniziò a formarsi la divisione dei ruoli a cui siamo abituati. In ogni cultura le donne preferiscono uomini più alti di almeno 10-15 cm rispetto a loro e che mostrino grandi capacità nel procurarsi cibo mentre le donne capaci di curare meglio i cuccioli hanno diffuso maggiormente i propri geni a scapito di quelle meno “materne”.

Con l’evoluzione le società umane ormai sempre più grandi e complesse hanno iniziato ad apprezzare gli innumerevoli vantaggi della coppia stabile soprattutto nella educazione e cura dei figli  creando l’istituto del matrimonio  e norme morali che in qualche modo la rendessero universale imponendo alle donne la fedeltà e quindi di conseguenza la certezza della paternità e agli uomini di garantire le risorse alla/e moglie/i legittima/e. Giusto per fare un esempio dalle mie parti esiste il termine “scucchigliare”, un uomo che si facesse “scucchigliare” ( cioè che porta i soldi alla amante e non alla moglie) riceveva una riprovazione morale pari a quella destinata alla donna infedele.

 

A questo punto resta un dubbio, non tutte le società umane sono monogamiche quindi la coppia composta da un uomo e una donna è il frutto dell’evoluzione o in realtà l’evoluzione ha generato la famiglia di un uomo con più donne ma alcune culture hanno poi spinto verso la coppia?  Sicuramente cultura e natura si intersecano su questo punto ed è difficile distinguere ciò che è dovuto all’uno e ciò che è dovuto all’altro. Noto che negli harem è sempre esistita la figura della favorita e questo lascia pensare che naturalmente il rapporto di coppia stretto sia quello base anche se le altre tipologie di rapporti e relazioni non si sono completamente estinti.

 

Veniamo ai giorni nostri, le innovazioni tecnologiche hanno reso obsoleto il matrimonio, inteso come istituto,  nel mondo industrializzato  però la traccia istintiva ormai è saldamente scritta nei nostri circuiti cerebrali per cui mentre il matrimonio è destinato e estinguersi come istituto, (almeno per come lo conosciamo noi), la coppia resterà pienamente la forma di relazione più praticata ancora per molti secoli a venire.


Vorrei fare un piccolo ragionamento finale a voce alta, una piccola riflessione senza alcuna velleità.  Si dice sempre che il rapporto perfetto sia quello dove cuore e testa concordino nel dire che quella persona sia la persona giusta. Un rapporto dove ci sia solo il cuore è un rapporto pieno di passione ma senza futuro, viceversa un rapporto nato da una scelta consapevole è ritenuto più stabile ma freddo.  Il “cuore” ovvero la passione seleziona il partner in base a parametri come la diversità genetica e le doti fisiche ed è questo che manda su di giri la parte più antica del nostro cervello, quella che viene spesso chiamata rettile. La “testa” invece è quella che spinge verso un partner affidabile e che garantisca le risorse alla famiglia e guarda a caratteristiche come lo status sociale come ad un parametro di selezione e potrebbe essere gestita dal “cervello mammifero” quello che si occupa delle emozioni sociali.  A  tutto questo però manca una cosa, la parte più interessante (e bella) dell’amore, la possibilità di evolvere insieme. La scelta di un partner non è sempre solo il mezzo per realizzare degli obiettivi esteriori di cui siamo consapevoli, (fare e crescere figli, migliorare la propria vita sessuale, condividere servizi e risorse) ma è anche il modo per realizzare degli obiettivi interiori di cui non siamo consapevoli, (sviluppo emotivo) e questi obiettivi interiori da chi altri potrebbero essere definiti se non dalla parte del nostro cervello evolutasi più di recente ovvero il cervello ominide (quella parte del cervello che gestisce funzioni complesse come il linguaggio)? 

 

Ettore Panella


Nota
Questa mia ipotesi nasce da una discussione abbastanza accesa in una pagina fb in cui la admin sosteneva che il matrimonio fosse una forma di prostituzione in quanto il sesso è considerato dovere coniugale e io contestavo questa visione.  Mi sono reso conto che entrambi in fondo considerassimo la coppia come elemento base e la prostituzione come una sua deviazione e in una serie di riflessioni che cominciai a fare mi domandai se invece non fosse proprio la coppia ad essere una esaptazione sia  della prostituzione (del comportamento “carne contro sesso” per essere rigorosi)  che dell’accoppiamento finalizzato alla procreazione di figli meglio adatti alla vita.
Senza la sua provocazione intellettuale sicuramente non avrei mai riflettuto su queste cose e mai mi sarei formato una opinione su quello che rappresenta una delle principali incognite dell’evoluzione umana ovvero come e perchè le femmine di homo sapiens o di ominidi precedenti hanno sviluppato l’ovulazione nascosta e quindi a lei dedico questo articolo. 
Mi rendo conto che questa tesi potrà sembrare indigeribile ai più, come ho sempre detto io non scrivo il Vangelo, le mie sono opinioni che lascio alla discussione, miglioratele se sono migliorabili, confutatele se ci sono elementi per farlo.

Personalmente la penso come Ramachandran Vilayanur. E’ vero, siamo delle scimmie più evolute ma non siamo solo quello, siamo anche un fenomeno eccezionale almeno nel nostro sistema solare. Esiste un filo che partendo da un batterio porta all’homo sapiens ma tra l’origine e noi la differenza è abissale.  La coppia negli esseri umani è, secondo me, una forma recente di relazione che si è evoluta partendo da precedenti tipologie di relazione tra i sessi  però questo non toglie che sia una delle più grandi opportunità per due esseri umani per evolversi e crescere  insieme. Domandarsi come si sia sviluppata la coppia non toglie nessuna magia alla relazione di coppia.

 

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Questo articolo ha 2 commenti

  1. jack lupowitz

    “siamo anche un fenomeno eccezionale almeno nel nostro sistema solare”

    uh! il giudizio è un tantino autoreferenziale, però. Il fenomeno eccezionale misura secondo i suoi parametri la propria eccezionalità, e si autoptoclama re. Intanto le formiche (per esempio), specie assolutamente vincente e attrezzatissima, hanno colonizzato l’intero pianeta da milionardi di anni a questa parte, tanto che non esiste un solo metro quadro senza che ce ne sia almeno una in giro, ci guardano scuotendo la testolina vuota e fanno: “See, addio”.

  2. Autore

    io direi di attendere che una formica mandi una sua simile sulla luna e poi riprendere il discorso 🙂

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